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Martedì, 23 Aprile 2024
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Cave dismesse, ecco la nuova mappa: 21 sono in provincia di Terni

Il progetto della Regione: “Aggiornato il documento rispetto a sette anni fa, 87 siti su tutto il territorio regionali: i siti saranno riambientati”

Ventuno cave dismesse nella provincia di Terni nel mirino della Regione. Aggiornato l’elenco dei siti umbri con queste caratteristiche, tramite il lavoro degli uffici della Regione. A distanza di sette anni dal precedente report, quello nuovo fornisce un quadro sostanzialmente definitivo della situazione, con l’individuazione “di ulteriori aree dove in passato è stata esercitata un’attività estrattiva che ha lasciato evidenti segni non compatibili con l’assetto dei luoghi ed il contesto territoriale e paesaggistico e che andranno pertanto riambientate”. Lo rende noto l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Morroni.

In Umbria salgono a 87 le cave dismesse censite nel nuovo elenco regionale, strumento conoscitivo previsto dal Prae, il Piano regionale delle attività estrattive. Sono 66 in provincia di Perugia e 21 in quella di Terni. Erano 72 nella prima individuazione eseguita dalla Regione, del 2007, e 78 in quella finora in vigore, del 2014. “L’aggiornamento – rileva l’assessore - è frutto di un’accurata indagine territoriale che ha coinvolto per quasi due anni la struttura tecnica regionale ed i Comuni umbri che hanno segnalato criticità ambientali in precedenza non censite. Le aree sono state valutate con sopralluoghi, verifiche strumentali e specifici software di intervisibilità territoriale: un lavoro sistematico di approfondimento che ha condotto all’inserimento di ulteriori 9 ex cave e alla modifica di altre due già incluse nell’elenco. Particolare attenzione – sottolinea Morroni - è stata posta all’area del ‘cratere’ del terremoto del 2016, poiché il nuovo elenco rappresenta un elemento conoscitivo importante del territorio dove intervenire con riambientamenti mirati”.

Le nove ex cave che integrano l’elenco e per le quali la Giunta regionale ha indicato interventi prevedibili di recupero ambientale sono quelle di Acquasparta (località Palazzone), Attigliano (località Scappia), Cascia (Atri Bivio sr 320; Atri - Romitorio; Chiavano), Gualdo Tadino (Rigali –C.Palombara; Rigali – Sascupo), Nocera Umbra (Valburiana), Spoleto (Poreta – V.la Del Rio), Terni (Colleluna – Font.na dei Preti).

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