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“Dati vecchi e finanziamento all’osso”, la Regione: ora una fase nuova per il registro tumori

La relazione del dipartimento di medicina sperimentale: taglio dei finanziamenti e convenzioni ad un anno, così era pregiudicata la gran parte delle attività. Via libera della giunta regionale alla riattivazione del servizio

“Dal 2017 l’orientamento regionale è sensibilmente cambiato in coincidenza con un cambio del vertice regionale e ciò si è tradotto in un taglio dell’orizzonte che ha portato il rinnovo della convenzione ad un anno e del finanziamento erogato che è stato ridotto di oltre il 60%, se si considerano il taglio e i mesi trascorsi tra un rinnovo e l’altro, in modo da pregiudicare la gran parte delle attività”.

Sono alcuni dei passaggi della relazione inviata dal dipartimento di medicina sperimentale dell’Università degli studi di Perugia che, assieme alla direzione regionale salute, ha gestito il registro tumori fino alla scadenza della convenzione, lo scorso 16 gennaio.

Parole che secondo l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, fanno emergere le difficoltà già evidenti negli ultimi anni. Difficoltà che possono essere così riassunte: fondi ridotti all’osso, convenzioni “strette” e dati vecchi. Gli ultimi numeri che fotografano la situazione relativa alla mortalità per cancro in Umbria sono infatti relativi al 2017, anche se al momento sono stati avviati i lavori per l’analisi dei dati 2018.  

“La convenzione scaduta agli inizi dell’anno non prevedeva un rinnovo automatico, come normalmente sarebbe auspicabile – afferma l’assessore Coletto - Nonostante ciò, la direzione regionale salute aveva previsto di implementare il registro, riconoscendolo come indispensabile strumento per la programmazione sanitaria regionale oltre che per la ricerca. Il periodo dell’epidemia Covid non ha certamente facilitato i lavori, ma ora, con la delibera appena emanata, ci si avvia verso una fase nuova che potrà prevedere anche ulteriori sviluppi sia del modello organizzativo sia dell’utilizzo del registro tumori, prevedendone un adeguato finanziamento”.

La delibera a cui fa riferimento Coletto è quella licenziata nella giornata di ieri, 16 settembre, dalla giunta regionale con cui viene dunque dato mandato al direttore regionale salute, Claudio Dario, di istituire un gruppo di lavoro finalizzato all’individuazione del modello organizzativo più adeguato alle attuali esigenze della Regione Umbria. Il gruppo di lavoro dovrà confrontarsi anche con le altre Regioni e presentare una proposta di rinnovamento entro un mese dall’adozione della delibera di Giunta.

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