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Regolamento parcheggi disabili, confronto in commissione sulle zone ‘ad alta intensità di traffico’. Bordoni: “Norma a cui siamo vincolati”

L’assessore alla viabilità ha risposto a sollecitazioni ed emendamenti presentati dai consiglieri presenti. Venerdì ulteriore seduta con votazione

“Il tema è molto delicato poiché coinvolge l’azione amministrativa. Soprattutto gli interessi e la vita dei nostri concittadini più deboli, che hanno maggiori esigenze di tutela”. Si è svolto, in prima commissione consiliare, un ulteriore confronto sul regolamento per la concessione di spazi di parcheggio per le persone con disabilità. Dopo il precedente, sempre nella medesima aula virtuale, la ‘palla’ era passata al consiglio comunale che l’aveva rispedita proprio alla commissione. Venerdì 5 è prevista una ulteriore verifica con alte probabilità che si possa andare in votazione e tornare nuovamente nella plenaria di Palazzo Spada.

Sono numerosi gli interventi susseguitisi e gli emendamenti presentati dai consiglieri comunali intervenuti. L’assessore Leonardo Bordoni, dopo aver ascoltato le mozioni, ha risposto sui temi posti in essere. Evocando l’articolo 9, all’interno del quale si legge che “la spesa per la realizzazione e la manutenzione del parcheggio è sostenuta interamente dall'amministrazione, compatibilmente con le possibilità finanziarie dell'ente”, l’assessore Bordoni ha poi specificato: “La gratuità assoluta degli stalli è la sintesi tra i soggetti coinvolti. Non ho remore che ci siano sistemi diversi. Si tratta di un punto di caduta dopo aver ascoltato le associazioni”.

Molto dibattuto il criterio ‘Alta densità di traffico’ per l’assegnazione degli stalli di tipo personalizzato (articolo 6, comma 4, lettera c): “Questa norma alla quale siamo vincolati contempera due esigenze. Sullo stallo di sosta personale non può parcheggiare nessuno, neppure un altro disabile. Tale beneficio può essere concesso solo in quelle aree specifiche, se non ha disponibilità di sosta gratuita” afferma Leonardo Bordoni. “Tale valutazione non è lasciata alla parte politica. Il regolamento prevede che siano gli uffici preposti, anno dopo anno, ad individuarle”. Il vicepresidente Alessandro Gentiletti, tra gli intervenuti, chiede di poter estendere anche ad altre zone. “Se la dirigente ha ritenuto di dare un’interpretazione, sicuramente fuori da quelle condizioni non si può andare. Se poi ulteriori aree (ad esempio Piediluco, Marmore etc) verranno valutate come alta densità di traffico, saranno gli uffici preposti ad accertarlo”. Infine la durata: “Al soggetto che ha la concessione rimarrà per cinque anni. L’ottica quinquennale equipara chi la detiene a chi la richiede. Sul periodo medio è possibile regolamentare in maniera univoca”. Prossimo appuntamento fissato per venerdì 5 febbraio.  

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