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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fase Due a Terni, le aree verdi e le proteste dei cittadini: “Il messaggio è stato mal interpretato”

Numerosi i cartelli apposti tra parchi, spartitraffico, aiuole e giardini. L’assessore Salvati chiarisce: “Periodo di monitoraggio. Occorre procedere con cautela e non vanificare tutti gli sforzi fatti fin qui”

Lunedì 4 maggio la città di Terni si è svegliata con la fase due ben impressa in mente. Trascorsi quasi due mesi di lockdown, i cittadini hanno potuto beneficiare della riapertura dei cimiteri, del servizio take away riservato al settore ristorazione e della riapertura di alcuni parchi. Nelle ore antecedenti hanno anche potuto constatare che in tutte le restanti aree verdi erano stati apposti dei cartelli dove c’era scritto: “La presente rimane chiusa dal 4 al 17 maggio in quanto non è possibile assicurare il rispetto di quanto previsto all’articolo 1 lettera d del Dcpm del 26 aprile”, prevedendo delle sanzioni per chi non rispetta il divieto.

Messaggio e chiarimenti

Le segnalazioni e le proteste dei cittadini sono state piuttosto reiterate. Cosa è cambiato tra prima e dopo il 4 maggio per ciò che concerne (ad esempio, ndr) il giardino sotto casa?", si sono chiesti in molti. “Il messaggio è stato mal interpretato – afferma l’assessore Benedetta Salvati – dato che come è noto prima ci si poteva spostare nel giro dei duecento metri, al di là delle esigenze strettamente necessarie, oltre che poter portare il proprio cane fuori dalla propria abitazione. Non possiamo passare da tutti a casa a tutti fuori casa. Così, in sede di Coc, abbiamo previsto di apporre dei cartelli segnaletici perché come non si potevano fare prima certe cose (come andare a correre, ndr) in certe aree non è possibile farlo ora”.

Naturalmente, resta la possibilità di portare a spasso il cane in tali aree come in precedenza, così come è possibile l’uscita di prossimità. “La decisione è stata quella di aprire i parchi maggiormente controllabili e monitorare i comportamenti in questo periodo, in previsione di ulteriori novità dal prossimo 18 maggio. C’è il rischio di vanificare tutti gli sforzi fatti fin qui ed è necessario procedere con cautela”.

I cartelli hanno suscitato preoccupazione – alla voce sanzione - soprattutto perché sistemati anche in lingue di erba e provocato un po' di disorientamento: “Forse su questo si poteva fare meglio ma è una situazione nuova per tutti e non certo di facile gestione. Le decisioni vengono concertate ed occorre ascoltare i pareri dei soggetti preposti”. Insomma, tra prima e dopo il 4 maggio, c’è un cartello in più. Il comportamento dei singoli deve essere sempre conforme alle regole. 

LA RIAPERTURA DEI PARCHI A TERNI

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