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Ricariche telefoniche: “Trattenute sui tagli di ricarica più bassi senza dare scelta al cliente”

La senatrice umbra Emma Pavanelli ha interpellato il ministero dello Sviluppo Economico chiedendo: “Se questa può considerarsi una pratica corretta e a garanzia del consumatore”

“Ieri ho depositato un’interrogazione per fare chiarezza sulle nuove modalità di ricariche telefoniche che, senza dare scelta al cliente, trattiene un euro dai tagli di ricarica più bassi”. Lo ha annunciato la senatrice umbra del M5s Emma Pavanelli in riferimento alla novità che, a fronte di una ricarica da 5 o da 10 euro viene dato un credito di 4 o 9 euro. “Al ministero dello Sviluppo economico - conclude la senatrice - chiedo se questa può considerarsi una pratica corretta e a garanzia del consumatore”.

La nota del Codacons

A tal proposito il Codacons – associazione per la difesa dei diritti dei consumatori – si è espressa nei giorni scorsi con una nota: “Dopo le bollette a 28 giorni, le compagnie telefoniche sembrano essersi ingegnate per trovare nuovi espedienti finalizzati ad ottenere guadagni ingiusti e aggiuntivi sulle spalle dei propri clienti. Al centro della denuncia dell’associazione le ricariche telefoniche offerte dai tre gestori, che di recente hanno modificato i tagli da 5 o 10 euro finora utilizzati dagli utenti per ricaricare il proprio credito, sostituendoli o affiancandoli con delle ricariche cosiddette premium”

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