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Rio Grande di Amelia, dal trionfo al riconoscimento: “Arriva un progetto di valorizzazione a favore del bacino”

Il Fai sosterrà con un contributo di 19 mila euro uno dei luoghi più suggestivi dell’intera regione dell’Umbria dopo il censimento ‘I Luoghi del Cuore’

Un vero e proprio trionfo per il ‘Rio Grande di Amelia’ capace di raccogliere 9486 preferenze, all’interno del censimento nazionale ‘I Luoghi del Cuore’. Tale iniziativa, giunta alla sua decima edizione e lanciata a maggio dello scorso anno nel pieno della pandemia, ha raggiunto il miglior risultato di sempre con 2.353.932 voti raccolti. Ha dunque confermato, più che mai, il valore sociale che dà voce ai cittadini i quali, con amore e impegno, si sono mobilitati per dare un futuro attraverso il loro voto a luoghi riconosciuti di valore per territori e comunità. Ora per venti di questi luoghi, in 13 regioni, sta per essere scritta una nuova pagina di storia grazie ai progetti di restauro e valorizzazione che sarà possibile realizzare con 370.000 euro messi a disposizione per il censimento 2020 da FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo.

Nella regione dell’Umbria, il FAI sosterrà con un contributo di 19 mila euro un progetto di valorizzazione a favore del Rio Grande ad Amelia, al 29° posto della classifica nazionale del censimento 2020 con 9.486 voti. Per il bacino collocato nel cuore del territorio amerino anche il primo posto assoluto, a carattere regionale, davanti alla Madonna della Valle (Bevagna); la Cappella Salus Infirmorum (Perugia); Piaggia (Perugia); l’Abbazia di Baia Petroia (Città di Castello) ed il Belvedere della pineta di Castel Viscardo. Incastonato tra i monti Amerini e con essi sito di Interesse comunitario, il Rio Grande è un torrente tributario del Tevere che nei pressi del borgo di Amelia incontra due sbarramenti: una prima diga di monte, detta la Para, che ha generato il Lago Vecchio, e una seconda di valle, detta dei Finestroni, dalla quale si getta nella valle sottostante. Le dighe sono di grande valore: una è probabilmente tra le poche sopravvissute di epoca romana, l’altra è di origine duecentesca ed è tra le più antiche dighe ad arco esistenti.

Il comitato “Un voto per il Rio Grande” ha pertanto promosso il luogo al censimento, auspicandone il ripristino della funzionalità idrica, che potrebbe consentire il recupero di orti e vivai oggi scomparsi, ponendo anche le basi per la nascita di un’oasi naturale e faunistica. In linea con un “turismo slow” nel rispetto della natura, l’intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo - presentato dall’Associazione “Amici del Rio Grande” in collaborazione con il Comune di Amelia – prevede la valorizzazione di un percorso storico-naturalistico lungo il fiume, con posa di pannelli didattici e creazione di aree di sosta. Questo progetto è parte di una strategia di valorizzazione più estesa, sostenuta dalla Regione Umbria e dalla Fondazione Carit, il quale prevede il recupero di una rete di 100 km di sentieri nell’Amerino.

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