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Coronavirus, ripartenza a Terni non equivale ad imprudenza: “Stamoce con la capoccia”

Numerose le segnalazioni di presunti o reali assembramenti fino all’intervento delle forze dell’ordine all’esterno di un locale cittadino

Ripartenza non equivale ad imprudenza. In tal caso come diciamo dalle nostre parti: “Stamoce co la capoccia”. Sarebbe davvero un peccato rovinare quanto di buon costruito fin qui. Una città responsabile che ha mostrato senso civico e pazienza nel conformarsi alle normative ed affrontare una crisi economico/sanitaria senza precedenti. I primi due sabato post lockdown però hanno evidenziato qualche criticità, soprattutto ieri dove diverse sono state le segnalazioni per presunti o reali assembramenti, fino all’intervento del servizio interforze all’esterno di un locale cittadino.

I comportamenti da seguire

Inutile sottolineare come dopo settimane di chiusura (totale o parziale) ci sia la necessità di tornare a riappropriarsi dei propri spazi vitali. E’ altresì inevitabile pensare come il venerdì e soprattutto il sabato, siano i giorni designati per condividere qualche momento di spensieratezza ed armonia con le persone più vicine. Ci sono però dei comportamenti da seguire, un nuovo modo di affrontare la quotidianità che esula dal semplice utilizzo della mascherina.

Oltre infatti all’importanza del dispositivo di prevenzione individuale è opportuno mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro ed evitare gli assembramenti. Un dovere anche nei confronti dei gestori dei locali i quali stanno facendo enormi sacrifici per tentare di ripartire in sicurezza.

Nei giorni scorsi abbiamo assistito a numerosi interventi delle forze dell’ordine, anche di sensibilizzazione, per ricordare ai cittadini come sia importante proseguire la strada intrapresa: nei parchi come lungo le vie del centro città. Di certo è impensabile che il servizio interforze possa agire come il buon padre di famiglia, ricordando a tutti cosa è doveroso fare. A maggior ragione ora che si assiste ad un progressivo allentamento delle misure di restrizione.

Ecco perché diventerà sempre più decisivo il comportamento di ogni singolo abitante. E tutto ciò diminuirà anche il cosiddetto ricorso a segnalazioni da parte degli utenti preoccupati per la propria incolumità. Ad essere sinceri ieri pomeriggio forse lo ‘sbracamento’ è stato un po' sopra le righe. Ripetiamo: stamoce co la capoccia e contribuiamo ognuno come può ad evitare il ritorno del nemico invisibile.

LA SEGNALAZIONE PRIMA DELL'INTERVENTO FUORI DA UN LOCALE CITTADINO

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