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Comune di Terni: “Riportare nel territorio i beni culturali ed i reperti archeologici attraverso il progetto del Mic”

Interrogazione del capogruppo di Terni Civica Michele Rossi: “Cogliere la grande opportunità del progetto ministeriale denominato ‘Cento opere escono fuori dai depositi museali”

“Riportare a Terni i beni culturali e i reperti archeologici legati al nostro territorio, ma conservati o esposti in vari musei lontano dalla nostra città, potrebbe essere più facile”. Lo annuncia il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi che ha presentato un’interrogazione rivolta al sindaco Leonardo Latini ed all’assessore alla cultura Maurizio Cecconelli. Secondo il consigliere civico tutto ciò potrebbe realizzarsi: “Attraverso l’adesione, da parte del Comune, ad un progetto – denominato Cento opere escono fuori dai depositi museali - appena lanciato dal Ministero della Cultura che permetterebbe anche l’intera copertura economica delle spese di imballaggio, di trasporto ed eventuale restauro”.

Tale progetto prevede che cento opere (tra dipinti, reperti archeologici, sculture, oggetti d’arte) dai depositi di 14 tra i musei più importanti d’Italia (dagli Uffizi di Firenze, al Museo di Capodimonte, dal Museo di Brera alla Galleria Borghese fino al Museo Archeologico di Napoli) vengano affidate, con un prestito a lungo termine, ad istituzioni di piccole realtà territoriali (Musei comunali e regionali) così da renderle finalmente fruibili al pubblico. In pratica, come afferma Rossi: “Si tratta di una complessa operazione di politica culturale volta alla valorizzazione del patrimonio in maniera diffusa su tutto il territorio nazionale, che segue il principio della “restituzione”, riportando cioè le opere confluite nei principali musei italiani nei luoghi e nelle città a cui sono culturalmente legate”. Un’operazione analoga era stata portata a compimento per consentire alla statua del Telamone di tornare in città.

Ed ancora: “Da quanto è dato sapere entro febbraio è prevista la consegna delle prime trentasei opere. Questo ritorno a casa è soltanto la fase iniziale di un più ampio programma lanciato dal Ministero della Cultura. Per questo motivo esiste una banca dati della Direzione generale musei che ha già raccolto quasi 4000 opere provenienti dai depositi di oltre 90 musei statali, selezionate tra quelle potenzialmente coinvolte in una futura restituzione ai territori. Questa prima fase dell’operazione – conclude Rossi - è stata finanziata dal Mic con un milione di euro. Serviranno per le spese di imballaggio e trasporto e l’eventuale restauro”.

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