Risse per le strade di Terni e assembramenti in centro. Con il dpcm non cambia la musica
Nella notte fra sabato 17 e domenica 18, sono andate in scena scazzottate fra largo Ottaviani e via Dalmazia. Proseguono gli assembramenti per le strade e il Dpcm sembra penalizzare solamente i gestori dei locali.
Non basta un Dpcm per stabilire l'ordine, e questo lo sapevamo. Ma l'opinione che sta serpeggiando fra i gestori dei locali di Terni, e delle maggiori città italiane che vivono anche di movida, è che questo ultimo decreto, in questa fase dell'emergenza sanitaria, stia pregiudicando solo le attività di somministrazione bevande e cibi.
Fiumane di assembramenti e botte da orbi
Ieri da Terni c'è stata l'ultima "istantanea" della situazione. Come da decreto, i locali hanno chiusoa mezzanotte, ma fuori dal perimetro dei locali pubblici c'è di tutto. Ieri, in particolare, attorno all'una di notte è andata in scena una "poderosa" scazzottata fra largo Ottaviani e via Dalamzia, alla quale si sono andati aggregando capannelli di altri ragazzi, che poi, all'arrivo delle forze dell'ordine, sono "evaporati" nel nulla.
Un "coprifuoco" di legge che sta portando a due esiti problematici
Gli episodi fotografati ieri in città non danno che una misura relativa, sulla quale tuttavia c'è da riflettere, circa i primi esiti del cosiddetto "coprifuoco" che impone la chiusura dei locali pubblici a mezzanotte.
Da una parte ci sono gestori dei locali che vedono dimezzare gli incassi, con il rischio, sempre dietro l'angolo, di chiudere bottega e indebolire progressivamente la già flebile economia ternana.
Dall'altra, la chiusura dei locali sta generando una aggregazione indiscriminata di persone verso il centro città, che è diventato il "quartier generale" di una movida incontrollata e incontrollabile, anche da parte delle forze dell'ordine.
Un caos generalizzato, fra risse e assembramenti, che potrebbe essere ancor più acuito da un'ulteriore stretta sulla chiusura dei locali pubblici da parte del governo.