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Rivoluzione viabilità a Terni, le grandi opere cambiano il volto della città: “Un’unica strada verso il centro cittadino”

Dal PalaTerni al progetto Liberati all’esame del consiglio comunale il prossimo giovedì 13 maggio. Prospettive di lungo periodo sotto la lente di ingrandimento

Una zona completamente riqualificata, dedicata prettamente ad eventi di carattere sportivo e spettacoli di variegata natura. Senza dimenticare le aree commerciali e quelle di ristorazione, in un contesto di una vera e propria ‘Cittadella dello sport’. Al momento è necessario parlare al condizionale ma quello che potrebbe accadere, entro i prossimi tre/quattro anni, dovrebbe cambiare in modo consistente il volto alla città. C’è semplicemente da abbinare ad un palasport multifunzionale, in fase di cantierizzazione, la realizzazione del progetto Liberati. Come è noto, quest’ultimo, è in uno step embrionale poiché il preponente (la Ternana calcio) ha presentato lo studio di fattibilità che necessita della dichiarazione di pubblico interesse, da parte del comune di Terni. Successivamente, in caso di via libera, si entrerà nel vivo della questione mediante progetto definitivo, il quale terrà conto di pareri e prescrizioni depositate in sede di conferenza dei servizi preliminari.

Scenari e criticità

Nel corso della prima commissione consiliare, uno dei temi particolarmente trattati e menzionati a più riprese, è stato quello della viabilità. È possibile gestire il traffico alla presenza eventuale di eventi contemporanei o consequenziali? Una domanda con numerosi risvolti. C’è un filo sottile che lega il PalaTerni ed il progetto Liberati, oltre la loro interconnessione a livello logistico. Il tema della mobilità. Sono infatti complessivamente tre i sottopassi prospettati che interessano, gioco forza, entrambe le grandi opere. Il primo pedonale, in fase di progettazione, collegherà via Airoldi con via dello Stadio. L’altro, nasce dall’esigenza di decongestionare il traffico veicolare, connettendo l’area del cimitero. Proprio in quella vasta area verranno realizzati circa 300 parcheggi, senza intaccare l’attuale centro di raccolta di Asm. Insomma una valvola di sfogo per dare ulteriore respiro alla circolazione. Infine l’ultimo, in ordine di menzione, il quale servirà come propellente in ottica sicurezza. In tal caso i tifosi ospiti, una volta giunti con i propri mezzi in zona cimitero, potranno raggiungere il settore ospiti del Libero Liberati senza entrare in città.

Un ulteriore interessante scenario potrebbe essere sviluppato in seconda battuta, ossia nel momento di presentazione del progetto definitivo. Oltre ad abbozzare una corsia preferenziale per migliorare l’assetto viario, in entrata ed uscita dalle piscine dello Stadio, allo studio ci potrebbe essere una vera e propria riorganizzazione dei flussi. Fare di via dello Stadio un’arteria a senso unico di marcia, implementando così la capienza di veicoli in direzione centro. In questo modo si potrebbe raggiungere la futura ed eventuale ‘Cittadella dello sport’ composta da piscine, stadio e PalaTerni apportando dei benefici per la circolazione stradale.

Ipotesi, scenari, supposizioni. In attesa di verificare se l’iter relativo allo stadio procederà o si interromperà di sicuro il primo banco di prova sarà quello dell’inaugurazione del PalaTerni. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ha lanciato, sotto certi punti di vista, una scialuppa di salvataggio. Le ciclabili infatti sono state prospettate per confluire in quella zona, cercando di limitare gli enormi ingorghi che rischierebbero di paralizzare la città.

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