Terni, Polo di mantenimento delle armi leggere: “Salvaguardare l'attuale organico e promuovere un ricambio occupazionale”
Iniziativa dei Consiglieri comunali del Pd congiuntamente a Jose Maria Kenny e Claudio Fiorelli del Movimento cinque
Salvaguardare il Polo di mantenimento delle armi leggere, promuovendo un ricambio di personale da convogliare nel ciclo produttivo, attraverso la pubblicazione di un nuovo concorso. I Consiglieri comunali del Partito democratico Francesco Filipponi, Maria Grazia Proietti e Pierluigi Spinelli, congiuntamente a Jose Maria Kenny e Claudio Fiorelli (Movimento cinque stelle) hanno presentato un’interrogazione rivolta all’amministrazione comunale, volta a tutelare il complesso nella sua interezza.
All’interno del documento i consiglieri ricordano che: “Il polo impiega attualmente meno di 200 dipendenti civili, a fronte di una pianta organica di 384 unità. Tuttavia, a causa dell’età media avanzata del personale attualmente in servizio, tale numero è destinato a ridursi ulteriormente anche nel breve termine, aumentando notevolmente il numero di dipendenti che cesserebbero dal servizio, in tempi ristretti. Una ulteriore riduzione del numero dei dipendenti, stimata a -60% per l’anno correte e -84% per il 2024, non consentirebbe la prosecuzione dell’attività della fabbrica, privandola delle necessarie risorse non solo in termini numerici, ma anche di capacità professionali e tecniche”.
Secondo gli esponenti delle opposizioni: “Il Consiglio comunale può farsi promotore di iniziative, nei confronti delle istituzioni governative e del Ministero della Difesa, per salvaguardare un indubbio interesse per la città, anche promuovendo un tavolo tecnico con le istituzioni nazionali e regionali affinché vengano decise le strategie e attuate le necessarie iniziative per il perseguimento dell’obiettivo a breve e medio termine”.
Pertanto i consiglieri impegnano sindaco e giunta di interloquire con il Ministero della Difesa: “Nell’ottica di una ottimizzazione delle spese pubbliche in tale contesto, di salvaguardare l'attuale organico e promuovere un ricambio di personale da convogliare nel ciclo produttivo del polo, attraverso la pubblicazione di un nuovo concorso con numeri cospicui pari almeno all’impegno di 200 unità. Tutto ciò assicurerà oltre alla sicurezza dei nostri militari, anche un’opportunità di lavoro qualificato per le generazioni più giovani”.