rotate-mobile
Attualità

“Rivoluzione” sanità, cosa cambia per gli ospedali di Terni, Narni e Amelia: il piano della Regione

Gestione integrata fra il Santa Maria e la struttura narnese per una “rete a sostegno dei percorsi di cura”. Quello di Amelia diventa “ospedale di comunità” con 20 posti letto. Intanto l’Inail mette sul piatto 184 milioni per il nosocomio unico e per la città dell'acciaio

Si chiama “Piano di efficientamento e riqualificazione del sistema sanitario regionale” ed è lo strumento attraverso il quale la Regione Umbria punta a “garantire una sanità a misura del cittadino con un’organizzazione sanitaria regionale più vicina alle sue esigenze, meno burocratica, più efficace ed efficiente”.

“Ciò vuol dire assicurare prestazioni appropriate, con l’impiego della congrua quantità di risorse, con particolare riferimento ai diversi setting assistenziali ed ai professionisti coinvolti con il fine di pervenire al miglior rapporto costi – benefici, per assicurare contemporaneamente la garanzia dei LEA e la sostenibilità del sistema”. Ma anche “superare la logica che i bisogni dei cittadini siano più efficacemente garantiti dalla quantità dei punti di erogazione dei servizi. Essere vicini ai bisogni dei cittadini, infatti – spiega nella sua introduzione il documento approvato nei giorni scorsi dalla giunta di Palazzo Donini - significa articolare una rete ospedaliera in grado di assicurare in primo luogo qualità e sicurezza delle cure, ma anche appropriatezza, equità ed efficacia delle stesse”.

Si punta dunque ad una ridefinizione dei servizi e una maggiore integrazione fra ospedale e territorio e anche ad un ruolo diverso della strutture sanitarie presenti sul territorio.

Se poco o nulla cambia – formalmente – per l’azienda ospedaliera Santa Maria di terni che (assieme all’ospedale di Perugia) resta sede di DEA di secondo livello, i nuovi “compiti” che saranno assegnati a Narni e ad Amelia, garantiranno a Colle Obito di vedere ridotto il “fenomeno del sovraffollamento (...) in particolare per patologie di interesse medico e chirurgico a più bassa intensità assistenziale” oltre ad una “erogazione appropriata dell’attività assistenziale” e “l’incremento delle prestazioni di alta specialità”.

Narni, dunque. L’ospedale cittadino è individuato - assieme alla struttura della Media valle del Tevere - “come ospedale di base con sede di pronto soccorso e allineamento dei posti letto agli standard del decreto ministeriale 70/2015. Tali presidi saranno messi in convenzione con le AOPG e AOTR per favorire l'integrazione funzionale della rete a sostegno dei percorsi di cura”.

ospedali di comunità-2“La struttura ospedaliera di Amelia - è scritto ancora nel piano della Regione - in un’ottica di riorganizzazione efficiente della rete ospedaliera, considerato quanto disposto dalla normativa e la collocazione geografica che la pone vicina all’ospedale di Terni ed alla struttura ospedaliera di Narni, potrebbe essere riconvertita in ospedale di comunità. Il bacino di utenza sarà comunque coperto anche grazie all'istituzione di una casa di comunità già prevista dalle progettualità del Pnrr (in attesa del nuovo ospedale di Narni-Amelia). Tale ipotesi è suffragata dal fatto che l’ospedale presenta indicatori che evidenziano come la struttura operi già come ospedale per post-acuti”.

Nel dettaglio, l’ospedale di comunità “è una struttura sanitaria di ricovero dell’assistenza territoriale, con 20 posti letto, che svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, per evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia e più prossimi al domicilio. Nel territorio regionale con le risorse del Pnrr è prevista la realizzazione di 5 ospedali di comunità a cui si aggiungeranno ulteriori 11 strutture grazie alla riconversione delle attuali Rsa e di alcuni presidi ospedalieri”.

Tutto questo, come recita lo stesso piano, in attesa della realizzazione dell’ospedale comprensoriale di Narni-Amelia. Per il quale, come dà notizia il sindaco di Amelia e presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, spiegando che è stata “accolta la richiesta della Regione Umbria di finanziamento con fondi Inail per oltre 84 milioni di euro. Ho chiesto alla Regione segnali concreti sulla realizzazione del nuovo ospedale, questo va in questa ottica. Vi terrò aggiornati sui futuri sviluppi del nuovo e di quello attuale”, aggiunge Pernazza in un post facebook, spiegando di essere “in attesa di essere convocata dalla Regione alla quale ho richiesto un incontro”.

A conferma, arriva anche una nota di Palazzo Donini che spiega come dall'Inail siano stati resi disponibili finanziamenti anche per Terni. "Al termine di un iter promosso dalla Regione Umbria - spiega la regione Umbria - è stato firmato il Dpcm che prevede il finanziamento da parte dell'Inail di 84 milioni per l'ospedale di Narni-Amelia e di 100 milioni per l'ospedale di Terni".

"Tali finanziamenti rappresentano uno straordinario risultato e permetteranno alla regione di utilizzare gli 84 milioni  inizialmente previsti per la realizzazione della nuova struttura sanitaria di Narni-Amelia, per contribuire al project financing dell'ospedale di Terni, consentendo la sostenibilità economica dell'operazione". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Rivoluzione” sanità, cosa cambia per gli ospedali di Terni, Narni e Amelia: il piano della Regione

TerniToday è in caricamento