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Scorre il degrado sotto ponte Carrara. Dino Cecconi: "Ho tolto di mezzo immondizie e siringhe. Non è questa la Terni che vogliamo"

Da molti è considerata una zona franca per l'abbandono dei rifiuti e il consumo di droga. Una nuova impresa di Dino Cecconi: "Basta droga e basta immondizie. Grazie ai volontari che mi stanno aiutando dire no al degrado".

Sotto i ponti, di solito, scorre una vita "sub urbana" che si nasconde, che trova un riparo naturale dagli occhi della città, per consumare atti di inciviltà e solitudini esistenziali.

Sotto Ponte Carrara, oltre a una lingua del Nera, scorre il degrado, l'assuefazione al sudicio e vite senza una direzione. 

"Mi sono lanciato nuovamente, e non per modo di dire, dentro questa "fogna" a cielo aperto - racconta Dino Cecconi, ex guardia ambientale che, per vocazione, si lancia in imprese "temerarie" per difendere l'ambiente -. Quando mi sono affacciato dal ponte per capire come muovermi, quali priorità affrontare, ho avuto un iniziale sconforto perché le immondizie erano sparse in più punti. In particolare, c'erano sacchi neri che galleggiavano sul Nera col rischio di contaminare questo tratto di fiume di per sé incantevole. 

Poi - prosegue Cecconi - quando mi sono calato, ho fatto i conti con una realtà ancora più triste". Proprio a ridosso del Nera, sparse in gran quantità sulla darsena, Cecconi ha dovuto raccogliere decine di siringhe usate da tossicodipendenti che, solitamente, si danno appuntamento per consumare e condividere un "buco" lontani da occhi indiscreti.

"Non è questa la Terni che vogliamo - afferma indignato Cecconi -, non è questo quello che ogni genitore può augurarsi per un figlio. Dobbiamo denunciare e attivarci tutti insieme, metterci in rete, affinché il quadro che mi si è parato davanti agli occhi non sia più una rassegnata normalità".

Ponte Carrara - la bonifica di Dino Cecconi

4-5-4Il sostegno della città alle imprese di Dino Cecconi 

In molti si stanno aggregando per sostenere le imprese, ormai quotidiane, di Dino Cecconi che, in totale gratuità, mette a disposizione le sue competenze maturate in 30 anni di lavoro ambientale per il decoro della città.

"Voglio ringraziare anziutto i volontari che, attraverso il tam-tam sul gruppo Facebook "Terni Malandata", si stanno unendo per aiutarmi a portare avanti le operazioni di bonifica. Ringrazio Gabriella Celati, amministratrice del gruppo, Stefania Tommasi, Luca Canali, Luca Scimiterna e Monika Siwa".

Inoltre, dopo numerose segnalazioni a seguito del furto delle attrezzature professionali subito da Cecconi alle Marmore, alcuni ternani si sono attivati per rifornirlo della giusta strumentazione: "Vorrei ringraziare di cuore Raffaele Amici per aver sensibilizzato l'azienda ternana "Camici 626" che, molto generosamente, mi ha donato una dotazione professionale (un'imbracatura, una fune e 6 moschettoni) per proseguire, in tutta sicurezza, la mia missione per Terni". 

La solidarietà per chi fa il bene di una comunità, si sa, è decisamente contagiosa. 

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