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Storia di Terni, il mito di Sergio Endrigo ed il legame con la città: “Le domeniche da Pazzaglia e le visite alla famiglia in centro”

Il cantautore è stato tumulato nel cimitero cittadino e riposa nella cappella Bartolocci, accanto alla sua amata moglie Maria Giulia, Mario e Francesco Jalenti

Un rapporto indissolubile lega Sergio Endrigo e la città di Terni. All’indimenticato cantautore è dedicato il Tributo, organizzato dall’associazione Terni Città Futura, giunto alla sua decima edizione. Domani – mercoledì 31 agosto – è prevista la conferenza stampa di presentazione degli eventi. Venerdì 2 e sabato 3 è in programma la duplice iniziativa Terni canta Endrigo mentre domenica 4 settembre l’atteso concerto di Arisa, presso gli spazi dell’Anfiteatro Romano.

In occasione del decimo anniversario del Tributo l’associazione Terni Città Futura ha anche realizzato un giornalino che ricorda il mito di Sergio Endrigo oltre che evidenziare le location scelte per le manifestazioni. Nato a Pola, il 15 giugno 1933, fu costretto ad abbandonare l’Istria per la cessione dei territori, annessi alla Jugoslavia e conseguente esodo della popolazione di lingua italiana. Iniziò a lavorare come fattorino ma poi, grazie all’incontro con Riccardo Del Turco, cominciò la sua carriera di cantante con il complesso di Riccardo Rauchi. In prossimità dell’uscita di ‘Io amo solo te’ sbocciò l’amore con la ternana Maria Giulia Bartolocci. Una passione tramutata in amore che confluì nel matrimonio, nel corso del 1963. Ed in questo periodo si istaurò un rapporto indissolubile tra Endrigo e la città di Terni, frequentata in numerose circostanze, come viene ricordato dalle numerose testimonianze dell’epoca.

Due anni dopo, nel 1965, nacque la figlia Claudia che riprese il nome dalla nonna paterna. Nonostante i molteplici impegni professionali Sergio Endrigo spesso lo si vedeva a Terni, magari lungo corso Tacito o gustando i prodotti tipici nel nostro territorio. Aveva infatti instaurato delle amicizie che lo riportavano nel capoluogo. Il rapporto anche conflittuale tra Sergio e ‘Lula’ scaturì anche in una collaborazione fattiva, nel preparare ed elaborare i testi delle canzoni. Nel corso del 1994 però sua moglie venne a mancare, all’età di 52 anni. Un colpo durissimo per il cantautore. Undici anni dopo Sergio Endrigo morì ed ora riposa nella cappella dei Bartolocci, accanto a sua moglie, ed ai musicisti Mario e Francesco Jalenti.

Alcune curiosità le raccontano, alla nostra redazione, gli esponenti di Terni Città Futura: “Il ricordo di Endrigo a Terni è ancora vivo.  Le persone più avanti con l’età ricordano la sua frequentazione della città.  Non era raro vederlo da Pazzaglia soprattutto quando, la domenica, con la moglie facevano visita alla famiglia della mamma di lei. Prima in largo Villa glori e poi in via Barberini. Il suocero era insegnante al liceo classico, figura molto nota e rispettata”. La particolarità: “In occasione dell’anniversario della morte – 7 settembre – ci rechiamo al cimitero per deporre una rosa bianca, in omaggio ad una delle sue memorabili canzoni”. 

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