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Congresso Uilm, Simone Lucchetti confermato segretario provinciale: “Sicurezza sul lavoro tema importante quanto sentito”

La Uilm sul territorio è cresciuta dal 2018 ad oggi del 37%: “Risultato che è stato generato dalla squadra che abbiamo messo in campo”

Simone Lucchetti è stato confermato segretario provinciale della Uilm, al XIX congresso che si è tenuto a Valle Antica di San Gemini. Lungo ed articolato l’intervento del segretario che su Acciai speciali Terni, passata dai tedeschi di ThyssenKrupp al gruppo Arvedi ha sostenuto che: “La nuova proprietà di Ast dovrà mettere su carta le proprie intenzioni e noi saremo, come sempre, pronti alle nuove sfide, con occhi critici ma questa volta non silenti all’utilizzo di idee che qualcuno già ha espresso pubblicamente”.

Sulla sicurezza: “Basta morti sul lavoro. Il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro ha sicuramente origini remote ma, soprattutto negli ultimi tempi, è diventato sempre più pesante e molto sentito. Oggi questa problematica è affrontata quasi quotidianamente dai vari mass media, quindi: giornali, radio, tv (spesso nei telegiornali o in programmi con appositi dibattiti), internet ed altro”. 

Sulla guerra in Ucraina: “Fermamente diciamo No alla guerra. Quattro anni fa non avremmo mai pensato di affrontare situazioni di questa natura ma sempre più nella società e nel mondo economico evoluzioni di crisi non derivanti da contesti normali ci porteranno, a volte indotte anche consapevolmente, a scenari di conflitti geopolitici, sociali ed economici che non hanno termini di paragone con quello che abbiamo fino ad ora affrontato”.

La Uilm sul territorio è cresciuta dal 2018 ad oggi del 37%: “Risultato che è stato generato dalla squadra che abbiamo messo in campo e dalla voglia di tanti attivisti, delegati ed amici iscritti che credono nel progetto e ad una idea di condivisione che molti non credevano avrebbe funzionato. Un solo dato. Eravamo presenti in cinque piccole e media aziende. Oggi siamo presenti in 47 piccole e medie aziende ed in alcune siamo la sola organizzazione”.

Rocco Palombella, segretario generale nazionale ha sostenuto che: “Dal Governo continuiamo a registrare un’assenza ingiustificabile sulla siderurgia, come la mancanza di un piano nazionale che metta al centro la sinergia delle produzioni, la salvaguardia occupazionale e la sfida della transizione ecologica. Sebbene il settore dell’automotive abbia numeri contenuti in questo territorio non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a spingere il Governo ad adottare tutte le misure necessarie per garantire una transizione giusta che non lasci indietro nessuno”.

La stessa Ast ha un intero reparto dedicato alla lavorazione di alcune componenti, così come la Faurecia con 280 dipendenti e 50 somministrati, Koeing e TCT che occupano circa 500 dipendenti. “Per quanto riguarda gli effetti della guerra – ha aggiunto il leader dei metalmeccanici della Uilm – anche la Tifast a San Liberato ha problemi a reperire la spugna per la lavorazione del titanio, sebbene si intraveda qualche opportunità di crescita legata al blocco di esportazione del prodotto e al mercato da aggredire. Parliamo di 126 dipendenti con una prospettiva di crescita legata al settore medicale e aerospaziale”.

Apprezzato l’intervento di Gianpiero Castano, responsabile delle relazioni industriali del gruppo Arvedi che ha ribadito che il piano industriale - sarà presentato il primo aprile dal cavaliere Giovanni Arvedi - prevede, tra l’altro, maggiori volumi, investimenti, il ritorno al lamierino magnetico, difesa occupazionale. L’azienda, per aumentare la turnazione al forno 7 dell’acciaieria, assumerà 30-35 nuovi lavoratori.

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