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"Sindaco Latini divisivo. Torni a essere lucido per il bene della città". L'affondo dei gruppi di minoranza

La nota di fuoco dei gruppi di minoranza al consiglio comunale di Palazzo Spada contro il sindaco Latini a margine dell'ultimo consiglio comunale: "Ha deciso di sospendere il ruolo di sindaco di Terni per indossare la felpa di Salvini".

Un attacco politico diretto e duro, quello lanciato oggi dai gruppi di minoranza di Movimento 5 Stelle, Senso Civico e Pd, al sindaco Leonardo Latini a margine della seduta di consiglio comunale di lunedì 26 ottobre. "Ieri, in consiglio comunale - scrivono i consiglieri di minoranza - Leonardo Latini ha deciso di sospendere il ruolo di sindaco di Terni per indossare la felpa di Salvini, ritrovando momentaneamente sintonia con il suo partito.

Un attacco politico al governo nazionale camuffato da appello all'unità rivolto ad una Città che è il primo a dividere. Parole mirate volte a distogliere l'attenzione generale dalle sue responsabilità e da quelle ancora più gravi della Governatrice Tesei sua compagna di partito. Se non se ne fosse accorto, sul fronte sanità, la nostra regione a livello nazionale è in cima alla lista nera tra quelle che hanno lavorato peggio per presentarsi a questa seconda ondata di Covid-19".

"Il Sindaco - proseguono i rappresentanti dei 3 gruppi di minoranza - abbia  il coraggio di dire che se qualcuno viene chiamato a fare sacrifici è perché si riempiono le terapie intensive e perché regioni come l’Umbria si sono fatte trovare del tutto impreparate. Lasciando al fronte il personale sanitario a lavorare sopra le forze. 
Ovviamente riteniamo legittime le proteste delle categorie che vengono chiamate ancora a fare sacrifici, ma riteniamo mero sciacallaggio politico lo scaricabarile di chi governa città e regione dimostrando di non avere minimamente a cuore il popolo delle partite iva.

Basti vedere l'incapacità di rimodulare la tassa dei rifiuti del nostro comune dove un ristorante ed un bar pagano il doppio rispetto a Perugia o come sono state goffamente gestiti provvedimenti economici come il bando Restart della regione Umbria. Il famoso bazooka economico annunciato dalla Tesei diventato un girone infernale per gli imprenditori.
Ricordiamo inoltre che ieri le minoranze hanno teso la mano alla maggioranza per evitare un secondo dissesto del comune di Terni, un dissesto che pare inevitabile. L'assessore al bilancio Masselli ha preferito risponderci, come un disco rotto, che va tutto bene, mentre le carte dicono esattamente il contrario".

Infine, la richiesta di impegno per la città, soprattutto per scongiurare un eventuale nuovo dissesto finanziario. "Rinnoviamo la richiesta di un confronto con il Sindaco, chiedendogli di riacquistare la giusta lucidità e tornare ad occuparsi delle questioni della città. Una città che ancora aspetta risposte dalle case popolari al welfare fino all'emergenza sanitaria passando per quei provvedimenti che possono essere messi in campo per sostenere le imprese.

Scongiurare un secondo dissesto è l'obiettivo principale anche per rispetto di una piazza che non può pagare la gestione spericolata irresponsabile  e approssimativa dei bilanci dell'Ente da parte di questa amministrazione".

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