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Domenica, 10 Dicembre 2023
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Terni, social media ed odiatori: “Frustrazione, invidia o desiderio di attenzione”

La rubrica curata a Marica Giubila approfondisce un argomento piuttosto sensibile dedicato ai commenti sulle pagine social

La professionista Marica Giubila, formatrice e consulente aziendale in social media e comunicazione digitale, fornisce il proprio supporto su un tema piuttosto sensibile, quanto attuale. Ogni giorno, anche sulla nostra pagina di ternitoday.it, piovono decine di commenti non tutti propriamente ‘appropriati’. Capita, sempre più spesso, di trovare insulti ed ingiurie che prevaricano ogni forma di educazione.

Partiamo da un presupposto: una pagina facebook è diversa da un profilo. Immaginiamo una grande casa virtuale dove ogni utente è ospitato, volentieri, con la sola accortezza di rientrare nei parametri della civiltà. Purtroppo, sempre più spesso, tutto ciò non accade. Come se fosse ‘dovuto’ lasciare un commento, o peggio insultare. Alla nostra redazione di www.ternitoday.it la professionista si sofferma su una particolare categoria.

Gli "haters" utilizzano i social media e altre piattaforme online per esprimere critiche negative, odio, insulti o comportamenti aggressivi verso altre persone, contenuti o gruppi. Le ragioni alla base di questo comportamento possono essere molteplici. Alcuni haters sono spinti da frustrazione personale che li porta a riversare rabbia online, altri invece sono mossi da invidia, intolleranza o desiderio di attenzione.

Nel contesto di Facebook, gli haters possono manifestare il loro comportamento attraverso commenti, post o messaggi pubblici e privati che diffondono odio, discriminazione o violenza verbale. Molti haters si nascondono dietro pseudonimi o account falsi coperti dall’anonimato dello schermo digitale. In realtà però l’aggressione digitale è reale per chi la subisce. Questo tipo di comportamento può avere conseguenze dannose per gli individui e la comunità online in generale.

Tuttavia Facebook e altre piattaforme social stanno adottando strategie per combattere l'odio online, come la segnalazione dei contenuti, l'identificazione degli utenti con comportamenti negativi e la moderazione dei commenti. Tuttavia è altrettanto importante la responsabilità di ognuno di noi nell'uso dei social media e nell’agire con comportamenti rispettosi, online proprio come faremmo offline".

Alla luce di ciò, concludiamo con una riflessione. La critica costruttiva è utile ed accettata volentieri. Andare oltre non è affatto comprensibile.  

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