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Bando Sport e periferie, la città di Terni fuori dai finanziamenti: “Rivedere la ripartizione e aumentare la dotazione”

Nel corso del question time la vicepresidente dell’assemblea legislativa Simona Meloni ha interrogato l’assessore Paola Agabiti

Sessantasei progetti presentati, trentasette reputati ammissibili, soltanto quattro finanziati. Nel corso della seduta del question time la vicepresidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria Simona Meloni ha interrogato l’assessore Paola Agabiti. Oggetto il bando ‘Sport e periferie’ che ha suscitato notevole dibattito anche a Terni dove, come è noto, nessuno dei progetti presentati è stato finanziato. Li ricordiamo in breve: la riqualificazione del campo Bernardini di Collescipoli, del Campo Scuola Casagrande oltre al progetto presentato per Piazzale Senio.

“Molti comuni sono stati esclusi dal bando Sport e periferie” esordisce l’interrogante Simona Meloni. Il motivo è duplice: “La mancanza di fondi per completare la graduatoria stilata dal Ministero. Inoltre i criteri di riparto fortemente limitanti. Nel corso di questo lungo periodo di emergenza sanitaria – ricorda l’esponente del Partito Democratico - lo sport è stato particolarmente penalizzato, soprattutto quello dilettantistico. Il bando poteva rappresentare una grossa opportunità di rilancio, per i nostri municipi, anche per praticare l’attività tra giovani ed adulti. A tal proposito – ricorda Meloni - ho scritto alla sottosegretaria Valentina Vezzali sottolineando quanto sia stata iniqua e fortemente penalizzante - per la regione - la ripartizione dei fondi destinati all'impiantistica sportiva”. I progetti che verranno finanziati per l’Umbria sono quelli relativi ai municipi di Passignano sul Trasimeno, Otricoli, Castel Ritaldi e dell'Asd Polisportiva C4 di Foligno.

L’assessore Agabiti, sollecitata sul tema, dichiara: “La ripartizione avveniva seguendo un criterio FSC nel rispetto delle misure del 15 (centro-nord) e 85% concernente il mezzogiorno. Tuttavia di recente è stata ritoccata la nuova chiave di riparto territoriale, nelle misure del 20% e 80%. La giunta si è immediatamente impegnata per attivare un confronto, anche con le altre regioni, e tentare di valutare una possibile strada la quale possa prevedere una diversa ripartizione. Ricordo che la nostra regione viene considerata in transizione, a seguito di quanto accaduto in passato. Da parte nostra stiamo dialogando con il Governo centrale sia per ciò che concerne le risorse del Prnn, avviando anche un possibile ulteriore percorso relativo al fondo perequazione e solidarietà”. La conclusione affidata a Simona Meloni: “E’ fondamentale aumentare la dotazione finanziaria, andando a coprire tutte le richieste oltre che rivedere i criteri”.

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