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Passo avanti per la “Porta turistica della Valnerina”: “Per lo Staino l’alternativa è lasciare la breccia”

Cade la possibilità di realizzare aree commerciali. Cini: “Coperta una superficie da 6.500 metri quadrati”

Passo in avanti per la “porta turistica della Valnerina”. Approvata nell’ultima seduta del consiglio comunale di Terni, con 15 voti favorevoli, 9 contrari e 2 astenuti, l’adozione di una variante parziale al Piano regolatore generale nella zona dello Staino, che prevede la trasformazione della destinazione d’uso dell’area di proprietà comunale in attrezzature d’interesse comune.

La variante, ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Federico Cini, nasce “da un emendamento del consiglio comunale al Documento unico di programmazione 2019-2023 approvato dal consiglio nel 2019. L’area in precedenza, per quanto riguarda il piano regolatore, era zona per spettacoli viaggianti e verde pubblico”. 

“Stiamo pianificando e delineando nuova infrastrutturazione a servizio del rinnovamento della città, mi sembra che l’alternativa sia quella di lasciare la breccia in quella zona”, ha aggiunto l'assessore Cini.

Nella visione della pianificazione dell’amministrazione comunale ora sarà funzionale alla creazione, nell’area compresa tra la strada dello Staino, viale Centurini e il fiume Nera, di un vero a proprio hub turistico, una porta di collegamento tra il centro città e l’area di Marmore e della Valnerina. L’area infatti, che per la sua collocazione strategica si pone già come punto di partenza dei percorsi turistici verso la Cascata e il fiume Nera, con questa variante perde completamente la possibilità di ospitare grandi superfici commerciali, precedentemente prevista dal Dup, a favore di destinazioni turistiche e di conoscenza e promozione del territorio e delle valenze ambientali della Valnerina. 

La variante prevede una superficie utile coperta di 6.500 metri quadri la cui destinazione dovrà essere precisata, scegliendo tra quelle d’interesse comune previste, con successiva deliberazione di consiglio comunale, in caso di intervento da parte di privati. 

In merito alla variante si è espressa con parere favorevole anche la regione, valutando la non necessità di sottoporla a Valutazione ambientale strategica e fornendo una serie di indicazioni sugli aspetti urbanistici, paesaggistici e idraulici di cui andrà tenuto conto.

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