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“Gli statuti ad Arrone del 1347 e 1542: un momento di civiltà altissima alla riscoperta della storia del territorio”

Iniziativa domenica 26 giugno presso l’Antico Convento di San Francesco di Arrone a cura dell’associazione Magister

Una location d’eccezione per un evento che profuma di storia. Domenica 26 giugno presso l’Antico Convento di San Francesco di Arrone verrà presentato il libro ‘Gli statuti di Arrone del 1347 e del 1542’. Tale iniziativa è stata organizzata dall’associazione Magister, con inizio alle 17. Interverranno il dotto Mario Squadroni, la professoressa Maria Grazia Nico Ottaviani, il dottor Romano Corella, il dottor Simone Piselli, il dottor Attilio Bartoli Langeli, il presidente dell’associazione Magister Alberto Ascani, il sindaco Fabio Gioia ed un alto rappresentante della Fondazione Carit.

A raccontare la bontà dell’iniziativa il presidente dell’associazione Magister Alberto Ascani: “Il testo riguarda gli statuti del Comune di Arrone. Uno strumento che i municipi utilizzavano nel momento in cui avevano raggiunto una sufficiente autonomia, rispetto alle Signorie che andavano decadendo. Pertanto per gestire la vita di tutti i giorni era necessario darsi un coacervo di regole per coordinare il comportamento dei cittadini. Norme di carattere civile e penale. Poiché tra il primo ed il secondo intercorrono circa duecento anni verranno poste delle osservazioni e fatti dei paragoni”.

Dagli albori allo sviluppo del progetto: “La nostra associazione lo ha gestito. Fondamentale la figura della Fondazione Carit che l’ha finanziato, dopo aver partecipato al bando del settore cultura. Siccome gli argomenti erano di carattere piuttosto specifici ci siamo rivolti a chi ci potesse dare una mano. Nella fattispecie la Deputazione di storia patria per l’Umbria. Questa associazione ha una sezione apposita ed alla fine ha accolto la nostra richiesta, aiutandoci a costruire il libro”.

Alla riscoperta dei testi: “Lo statuto del 1347 lo abbiamo ritrovato, in buona parte, nell’archivio di stato di Spoleto. L’altro in copia era presente nell’archivio storico del Comune di Arrone. Il lavoro è durato circa un anno e mezzo”. Una doverosa osservazione. “Indubbiamente rappresenta una novità. La comunità vive un momento di civiltà altissimo nel momento in cui si mette seduta e scrive le regole di comportamento. Per noi è altrettanto importante mettere le mani su questi documenti. Il primo è stato tradotto integralmente, anche perché nel linguaggio del trecento c’erano dei simboli, parole desuete. Una bella opera di traduzione c’è stata anche parte dedicata alla critica storica”.

Dal 2000 l’associazione Magister svolge un ruolo preponderante, in ambito storico e culturale: “Abbiamo circa 180 soci distribuiti in tutto il mondo. Nel periodo compreso tra il 1960 e 1980 si è verificata una sorta di diaspora. Tuttavia è sorta l’esigenza di mantenere dei rapporti con il paese ed il territorio della Valnerina. A tal proposito l’intento è stato quello di coinvolgere anche i Comuni circostanti, nel momento in cui abbiamo annunciato l’iniziativa”. Una particolarità: “Curiamo una rivista denominata ‘La soffitta’ che inviamo ai soci a scadenza trimestrale. Non vogliamo dimenticare gli insegnamenti dei nostri padri, nonni, bisnonni. Ricordi – conclude il presidente - che continuiamo a coltivare e tramandare nel corso del tempo”.

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