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“Sono senza casa e senza lavoro, ma preferisco un impiego piuttosto che il reddito di cittadinanza: aiutatemi”

La storia di Angelita, 56 anni e divorziata: “Dormo da due anni sul divano del mio ex marito, dicono che non ho diritto ad un alloggio popolare. Non so più che cosa fare”

“Mi raccomando, scriva tutto quello che le dico. Perché non mi è rimasto altro da fare che raccontare la mia storia ai giornali”.

Angelita è di Terni. “Sono stata in cinque collegi, sono cresciuta senza mamma e papà”. Poi incontra l’amore. “Ma non sapevo che sarebbe andata a finire così: quando uno si sposa, immagina che le cose vadano per il meglio”. Nasce una figlia, ma dopo 28 anni la “magia” svanisce e la storia si conclude. “Abbiamo deciso insieme, di comune accordo. Non ho neanche voluto l’assegno di mantenimento”.

Prima del matrimonio, Angelita e il marito vivevano in due case popolari distinte. Lei aveva il suo appartamento e il suo lavoro. Lui abitava con il padre. “Quando ci siamo sposati, ho rinunciato alla mia casa per non far perdere a lui quel diritto”. Nel frattempo, lei perde il suo lavoro e poi arriva la separazione.

“E adesso sono disperata, non so cosa fare. Vorrei ricostruirmi una vita. E come prima cosa, vorrei avere una mia casa. Ne ho diritto, come chiunque”. Sola e senza reddito, non ha però i “punti” necessari per entrare in una graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare. “Mi sono rivolta ad un sindacato ma mi hanno spiegato che non posso avere una casa popolare. Prima di me vengono tutti gli altri: chi ha figli, chi è immigrato. E magari fra questi c’è pure qualche delinquente”.

La soluzione che hanno suggerito ad Angelita è di trovarsi un appartamento in affitto che non costi più di 270 euro al mese e poi di chiedere il reddito di cittadinanza. “Ma io non lo voglio. Io voglio lavorare come ho sempre fatto. Ho anche scritto qualche annuncio dando la mia disponibilità a fare pulizie e cose del genere. Non la cameriera, non l’ho mai fatta: ho paura che mi cadano i piatti”.

Però intanto i giorni passano. “Sono due anni che dormo sul divano della casa del mio ex marito, ma io vorrei ricostruire la mia vita. Ho chiesto a tanti, ho chiesto a tutti e non so più cosa fare. Vi prego, aiutatemi”.  

Se qualcuno volesse raccogliere l’appello di Angelita, può scrivere a redazione@ternitoday.it.

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