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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Stroncone, preoccupazione per la chiusura dello sportello bancario Intesa: “Un territorio senza postazioni fisiche”

L’intervento del consigliere comunale Luigi Dionisi: “Non una parola dall’amministrazione locale. Perché il sindaco non è sceso in piazza come successo a Castel Ritaldi?”

Preoccupazione sollevata dal Luigi Dionisi, consigliere comunale di Stroncone, per l’accorpamento dello sportello bancario Intesa Sanpaolo alla filiale di via Brodolini a Terni. Un accorpamento che fa seguito a quello dello sportello di via Narni a Terni, con protesta da parte dei residenti nelle settimane passate

“A giugno la filiale di Intesa Sanpaolo di Stroncone chiuderà i battenti, lasciando un territorio di 5mila abitanti senza sportelli fisici. Per gli abitanti di Stroncone la filiale di riferimento sarà quella di Via Brodolini a Terni (fintanto che rimarrà aperta), sempre che questi desiderino continuare ad avere un rapporto con questa banca”. 

Dionisi, poi, continua: “Mi chiedo come faranno i 1.800 abitanti di Stroncone ultra sessantacinquenni che, come mia madre, preferiscono le relazioni interpersonali, dove l’interlocutore lo guardi negli occhi, rispetto al freddo rapporto con uno schermo. La chiusura delle filiali di periferia sono un depauperamento per i piccoli comuni poiché hanno come conseguenza la migrazione verso i grandi centri urbani”. 

“Eppure di tutta la vicenda - conclude Dionisi - non un lamento non un grido di allarme è uscito dalle bocche di sindaco, vicesindaco e amministrazione tutta di Stroncone. Alla mia interpellanza sull’argomento, sindaco e vicesindaco hanno giustificato la scelta fatta dalla banca, dicendo che così fan tutte e che bisogna comprendere le necessità di far quadrare i bilanci. Perché, mi chiedo, non ha fatto come il sindaco di Castel Ritaldi che è sceso in piazza per manifestare la sua contrarietà”. 

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