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Tagli ai bus, Federconsumatori sbatte i pugni sul tavolo: adesso gli utenti vanno risarciti

L’associazione di consumatori avvia le pratiche per chiedere indietro i soldi degli abbonamenti, sottoscritti prima delle modifiche alle corse del servizio di trasporto pubblico. Codici Terni: "Intervenga il ministro"

Il ragionamento fila liscio come l’olio. Centinaia di utenti hanno sottoscritto gli abbonamenti al servizio pubblico locale senza sapere che poi le corse sarebbero state “tagliate”. E molti hanno scoperto la riduzione del servizio soltanto lunedì mattina, 7 luglio, quando alla fermata del bus hanno letto i cartelli che indicavano le modifiche.

Per questo Federconsumatori Umbria sta avviando tutte le azioni necessarie per chiedere a Bus Italia i “risarcimenti” in favore degli utenti. Perché se è vero che, soprattutto grazie alla mediazione delle amministrazioni comunali, alcune modifiche sono state recuperate in extremis per consentire che i collegamenti più sensibili – quelli in orario di lavoro – non venissero stravolti, è altrettanto vero che molte corse dal 7 luglio al 10 settembre (per ora) sono state soppresse, lasciando i pendolari con un palmo di naso.

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A questo punto si inserisce l’azione di Federconsumatori. “Intanto chiediamo la restituzione dei soldi – fanno sapere dall’associazione – poi vedremo di quantificare le somme per ogni singolo caso in fase di eventuale trattativa con l’azienda”.

Motivo fondante della richiesta avanzata da Federconsumatori è la mancanza di comunicazione che ha accompagnato la scelta dei tagli. Nonostante la delibera della Regione Umbria che annuncia la riduzione delle corse su tutto il territorio sia stata approvata da Palazzo Donini a maggio, gli utenti del tpl regionale non hanno avuto informazioni fino al giorno dell’entrata in vigore delle modifiche. Questo, secondo Federconsumatori, violerebbe diversi diritti dell’utente consumatore e potrebbe bastare per garantire il diritto ai rimborsi.     

Sul punto interviene anche l’Associazione Codici Terni che, per voce del presidente Massimo Longarini, chiede “l’apertura di un tavolo con tutte le associazioni dei consumatori e invita il ministro dei trasporti a intervenire a tutela di tutti i cittadini”. L’associazione annuncia dunque una “battaglia a tutela dei cittadini”, sottolineando anche il paradosso per cui da un lato “si invitano ad usare i mezzi pubblici per inquinare meno” ma allo stesso tempo le corse dei bus vengono tagliate.

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