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Teatro Verdi, ecco il bando per effettuare il restauro: il nome del vincitore ci sarà a ottobre

Pubblicato dal Comune il testo del bando di concorso europeo, poco o niente spazio per i 'polettiani' e vincolo della Soprintendenza. Il sindaco: un giorno storico, si avvia l'iter per restituire il teatro alla città

Il bando per il nuovo teatro Verdi ora è realtà. Da oggi è pubblicato sul sito del Comune di Terni e dal 27 aprile lo sarà anche all’interno del portale web del Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Il vincitore sarà noto a ottobre prossimo.

Nel testo del bando spiccano alcuni elementi fondamentali: il vincolo dettato dalla Soprintendenza, gli 800 posti a sedere più i 200 del ridotto e l’obbligo di tenere fede a ‘ciò che esiste e alle linee strutturali’. Quanto basta per sollevare, è facile immaginarlo, le reazioni dei conservatori polettiani.

Ma procediamo sul bando: “Siamo entrati nella fase operativa finale – spiegano il sindaco Latini e l’assessore ai Lavori pubblici Benedetta Salvati -  che consentirà alla città di avere un progetto importante per un teatro nuovo, rispettoso dei vincoli, del suo passato, ma soprattutto pensato per rispondere ai migliori standard funzionali e tecnologici, di adeguata capienza, di forte identità e riconoscibilità architettonica, destinato anche all’opera lirica, oltre che a tutte le tipologie di spettacolo adatte per una struttura di questo tipo”.
Il concorso sarà in due fasi, si svolgerà in modalità telematica e sarà aperto alle migliori realtà professionali nazionali e internazionali. La commissione sarà completata e resa nota nei prossimi giorni.
 

IL COSTO DELL'OPERA E IL PRIMO STRALCIO - Per l’intervento complessivo è stata ipotizzata una spesa di circa 12 milioni di euro. Come è noto le disponibilità economiche al momento sono pari ad € 4.656.783,33, fondi provenienti dalla Regione dal bilancio comunale e dal MIBAC, che non consentiranno il completamento dei lavori, ma soltanto di coprire i costi della procedura progettuale e la realizzazione di un primo stralcio funzionale. In questo primo stralcio dovranno essere necessariamente comprese sia opere strutturali che di finitura. In particolare si ipotizza di realizzare il consolidamento della sala, la nuova copertura e completare il nuovo ridotto da 200 posti, con esclusione in questa fase della nuova torre scenica. In questo modo potrebbe essere garantita una prima utilizzabilità, seppure parziale, del teatro, almeno per quel che riguarda il ridotto.

IL PROGETTO DEFINITO E I NUOVI FINANZIAMENTI – “Ma soprattutto - fa notare l'assessore Salvati - è evidente che avere a disposizione una progettazione complessiva sia dell’architettonico che delle strutture, dell’impiantistica generale, della scenotecnica e dell’acustica consentirà di avviare una vera programmazione di accesso a finanziamenti e quindi arrivare all’obiettivo condiviso di riavere un teatro funzionale e sicuro per la città in tempi ragionevoli”.

I CONTENUTI DEL BANDO - Il progetto alla base del concorso tiene in debito conto le condizioni di vincolo, ai sensi della L.42/2004 emanato con il Decreto del 2015, e pertanto - scrivono i tecnici - ogni scelta progettuale di dettaglio successiva dovrà confrontarsi sia con l’esistente, sia con l'oggettiva situazione statica e sulla base del confronto e condivisione con la Soprintendenza dell’Umbria.
In sintesi ciò che viene chiesto ai professionisti attraverso il concorso di progettazione è, nella considerazione del vincolo posto dal sito e dal volume esistente non modificabile, di sviluppare come prescrive la Sovrintendenza regionale – “una riprogettazione degli spazi che dovrà essere rispettosa delle fasi e stratificazioni storiche, mantenendo per quanto possibile o reinterpretando i principi base ispiratori ed organizzatori dello spazio”.
In particolare si dovrà tener conto di alcuni aspetti:
- mantenere il pronao ottocentesco e del foyer da integrare alla nuova organizzazione spaziale;
- ripensare l’immagine e l’organizzazione degli spazi del teatro, sala, torre scenica, foyer, attrezzature scenotecniche, ecc.;
- realizzare una nuova sala prove, o ridotto con capienza di circa 200 posti, con possibilità d’accesso ed uso in modo svincolato ed indipendente dalla struttura principale, al fine di migliorare l’offerta di spazi sia per l’attività artistica, didattica e di produzione;
- realizzazione di una nuova buca d’orchestra adeguata alla dimensione scenica del teatro;
- garantire una adeguata capienza di pubblico che viene ritenuta dagli operatori ottimale di almeno 800 posti.
- ripensare le condizioni antincendio e di sicurezza e garantire ogni abbattimento delle barriere architettoniche;
- realizzare di un nuovo volume su largo Sant’Agape per ospitare strutture tecniche per il teatro.

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