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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Telfer, "cari" imprevisti: ecco quanto è costato lo smontaggio

Spesi 305mila euro ovvero 30mila in più rispetto alla cifra preventivata, "pesano" gli sversamenti nel Nera, il maggiore peso e i danni al centro rafting

Il "gigante" di Papigno pesa ancora. Sulle casse di palazzo Spada. Sversamenti nel fiume, danni e stime errate. Una serie di imprevisti che sono costati cari al Comune di Terni e che hanno fatto lievitare la spesa per lo smontaggio della Telfer di Papigno. Alla fine l'intervento è costato complessivamente 305mila euro rispetto ai 275mila euro preventivati inizialmente. Anche se in realtà la cifra è superiore in quanto in sede di offerta l'azienda che si è aggiudicata l'intervento aveva proposto un ribasso del 22,48% portando l'importo a circa 268mila euro.

I maggiori costi - come riporta l'aggiornamento della perizia firmata dal consulente esterno, l'ingegner Francesco Ansuini, e dal responsaible del procedimento, ingegner Leonardo Donati, approvato dalla Giunta - riguardano in particolare il danneggiamento delle tettoia del centro rafting nel corso dei lavori e una serie di imprevisti come lo sversamento di oli idraulici caduti anche nel fiume Nera

Rispetto a questo due gli episodi che si sono verificati, uno accaduto il 27 settembre, quando durante l'esecuzione dei tagli di sezionamento di alcune tubazioni minori installate sulla passerella si è verificato un imprevisto episodio di sversamento di olio idraulico residuo contenuto in una sacca formatasi in uno dei tubi. "Tale episodio ha determinato la necessità di un intervento di urgenza di ripulitura della strada e delle autogru investite dal getto d'olio". 

IL DOCUMENTO - Il testo della perizia

Situazione analoga il giorno seguente quando lo sversamento ha causato "una contaminazione superficiale delle acque del fiume Nera che ha richiesto un immediato intervento di rimozione delle sostanze inquinanti nel bacino antistante lo sbarramento Erg collocato a valle del punto di lavoro". 

Tra i maggiori oneri - quasi 67mila euro - anche quelli derivanti dall'aumento del peso del manufatto che ha condizionato le strumentazioni utilizzate per lo smontaggio. "Il peso complessivo della struttura - si legge - è stato misurato poi al termine dei lavori di smontaggio rivelando un valore di 140 tonnellate contro quello di 123 stimato in via teorica". 

"La copertura finanziaria della maggiore spesa di 30 mila euro - conclude la perizia - può essere assicurata attraverso il mutuo già contratto all’atto dell’approvazione dell’originario progetto di smontaggio". 

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