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Comune di Terni, l’amministrazione tende la mano ai lavoratori del servizio di consegna a domicilio: ecco come

Al punto sei dell’ordine del giorno del Consiglio comunale la proposta di integrazioni e modifiche al regolamento Ztl che riguarda direttamente i lavoratori

Tendere la mano ai lavoratori che si occupano del servizio a domicilio, i cosiddetti rider. È questo l’intendimento dell’amministrazione comunale, in previsione della prossima seduta del Consiglio comunale. La plenaria di Palazzo Spada è stata convocata in data lunedì 20 giugno per esaminare ventisei punti all’ordine del giorno. Al numero sei è previsto: “Integrazioni e modifiche al regolamento ztl (proposta prot. 66271 del 27.04.2022)”.

Come anticipato il prossimo 20 giugno al Consiglio comunale spetterà l’ultima parola, sulla proposta di integrazione e modifica del regolamento Ztl. L’orientamento è consentire ai rider di proseguire ad entrare, all’interno della Zona traffico limitato del centro e poter completare il proprio lavoro accedendo con il mezzo di trasporto utilizzato, in particolare la macchina. Poiché la precedente delibera è in scadenza il prossimo 30 giugno è necessario avere parere favorevole da Palazzo Spada per poter proseguire sulla strada già tracciata.

L’integrazione al regolamento della Ztl, come da delibera, prevede l’inserimento del ‘Permesso tipo D’: “Dalla durata di un anno rilasciabile ai titolari di attività di produzione e/o vendita di pasti e generi alimentari che abbiano inserito nella visura camerale alla voce “attività esercitata dall’azienda” la consegna a domicilio o il catering e i soggetti titolari di un contratto di lavoro per consegne a domicilio di pasti e generi alimentari". Ogni permesso rilasciato ha un costo di 60 euro annuali, oltre i diritti di segreteria e bollo”.

Superata legata all’emergenza sanitaria, dove il servizio delivery era stato piuttosto utilizzato dai cittadini: “Permane il perseguimento dei superiori interessi pubblici, legati alla ripresa delle attività economiche ed al ritorno graduale della cittadinanza alle normali condizioni di vita”. Pertanto: “Questa amministrazione comunale intende riconoscere la possibilità di proseguire la predetta attività di delivery, come forma di distribuzione già collaudata ed efficace per agevolare la fase di ripresa economica”.

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