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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ternana, progetto stadio-clinica: "Impossibilità giuridica di procedere secondo il percorso proposto"

Arriva il parere dalla Cattolica, dopo richiesta degli uffici competenti della Regione

Due date di inizio novembre che provocano comprensibile fibrillazione, in merito al Progetto stadio-clinica presentato dalla Ternana. Giovedì 3 novembre, a Perugia, andrà in scena la seconda puntata della conferenza dei servizi decisoria. Un appuntamento decisivo per capire se verrà acceso, o meno, il semaforo verde da parte della Regione Umbria. Quattro giorni dopo infatti – 7 novembre – scadono i termini (afferenti ai 180 giorni previsti dalla legge) entro i quali è attesa la risposta.

Il progetto, come è noto, ha già scontato l’iter di Palazzo Spada, ricevendo il placet del Consiglio comunale relativo al pubblico interesse. Correva il maggio 2021, praticamente oltre un anno fa, quando l’assise cittadina diede il via libera. Successiva presentazione del progetto definitivo - febbraio 2022 - ed ulteriori step intermedi prima della trasmissione dei faldoni alla Regione Umbria, passaggio fondamentale quanto necessario. La conferenza dei servizi decisoria, in prima battuta, si è tenuta lo scorso 6 luglio, definita “Interlocutoria” dal presidente Stefano Bandecchi, al termine della riunione. Una volta analizzate le questioni di Vas e Via – nelle successive settimane - la questione è focalizzata essenzialmente sulla clinica privata ed i convenzionamenti. “Una revisione – aveva dichiarato il sindaco Leonardo Latini in seguito all’annuncio della rivisitazione della programmazione regionale - che lascerebbe una strada aperta a chi sta cercando di costruire operazioni altrettanto importanti sul versante della progettualità pubblico-privata nel ternano, a cominciare, naturalmente, dal presidente Stefano Bandecchi".

A pochi giorni dalla convocazione arriva il parere richiesto, da parte degli uffici competenti in materia della Regione Umbria, all’università Cattolica. Come riportano i colleghi di Sporterni, articolo a firma di Lorenzo Pulcioni, viene spiegato quanto segue: “Impossibilità giuridica di procedere secondo il percorso proposto dal proponente privato e recepito dal Comune di Terni, facendo eventualmente salva, nei termini sopra indicati, la sola autorizzazione alla realizzazione della struttura sanitaria”.

Ed ancora, in un’altra parte del parere viene successivamente sottolineato che: “L'unico provvedimento autorizzatorio suscettibile di essere assorbito nel provvedimento conclusivo della Conferenza dei servizi decisoria può essere rappresentato dall'autorizzazione alla realizzazione della struttura. Ogni ulteriore passo verso l'ottenimento dell'accordo contrattuale – che il progetto definitivo qualifica come convenzionamento – 'esorbita' dalla sfera di potere attribuita alla competenza della Regione di fronte alla situazione di fatto e di diritto rappresentata nel progetto definitivo, che prevede la costruzione ex novo della clinica-casa di cura”.

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