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La “guerra” delle aspirine, ricorsi e burocrazia bloccano l’apertura di quattro nuove farmacie a Terni

La pianta organica prevede 33 attività ed è stata aggiornata nel 2018 ma soltanto una sede è stata assegnata. Ora Palazzo Spada ci riprova: via al tavolo di lavoro per risolvere le criticità

Trentatré farmacie a Terni. Una ogni 3.300 abitanti. Questa dovrebbe essere la “pianta organica” delle sedi farmaceutiche in città, ma ricorsi e burocrazia bloccano l’aggiornamento delle sedi farmaceutiche. Ora però il Comune di Terni prova a rimettere in moto la questione.

Questione che si tracina da anni visto che il concorso pubblico regionale straordinario per titoli per assegnazione delle 39 nuove sedi farmaceutiche è stato bandito nel 2013 mentre l’attuale pianta organica è stata ridefinita nel 2018 dopo una sentenza di annullamento da parte del Consiglio di Stato.

Le sedi relative alle nuove farmacie sono state individuate nell’area di Sabbione e nella zona industriale/artigianale/commerciale limitrofa a via Narni; in via Lessini e in tutta l’area industriale/artigianale/commerciale limitrofa a via Narni; in via Ippocrate e nella zona limitrofa e in strada San Carlo e in tutta l’area limitrofa.

Attualmente, però, solo la sede di via Lessini risulta assegnata seppure non è ancora stata avviata. Sono stati presentati tre ricorsi al Tribunale amministrativo regionale per quanto riguarda le aree di Sabbione e di strada San Carlo e per la delocalizzazione della farmacia Falchi da via Roma a via Bramante. Per tutti e tre i ricorsi non è ancora stata fissata alcuna udienza.

“Oltre a queste criticità – rileva Palazzo Spada - ne sussistono altre a carattere generale che riguardano le suddivisioni delle aree di alcune sedi farmaceutiche ed una particolare riguardo il mancato trasferimento della Farmacia Falchi dall’attuale sede di via Roma a quella di via Bramante”.

Per affrontare queste criticità, “riducendo il più possibile ogni conflittualità – dice ancora la giunta municipale - si rende necessario avviare uno studio più approfondito con la collaborazione dei soggetti interessati, in particolare con l’Ordine provinciale dei farmacisti che peraltro ha informalmente già dato disponibilità”.

L’esecutivo prevede dunque di “istituire un gruppo di lavoro che già a partire dai prossimi mesi affronti, con la collaborazione dei soggetti interessati, le criticità riscontrate dalla vigente pianta organica, ed in particolare la revisione delle circoscrizioni delle zone di ciascuna delle sedi farmaceutiche, in particolare di quelle di recente individuazione” oltre alla “revisione della circoscrizione della Farmacia Falchi a seguito del suo mancato trasferimento”.

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