rotate-mobile
Lunedì, 11 Dicembre 2023
Attualità

Strade pericolose, slalom fra le buche: i ternani cadono e Palazzo Spada paga i danni

Due sentenze del tribunale e del giudice di pace di Terni danno ragione ai cittadini, risarcimenti per circa 40mila euro. Palazzo Spada in pressing sui “ripristini”: “Molte aziende hanno fatto le furbe”

I ternani cadono nelle buche e Palazzo Spada paga. Il consiglio comunale di ieri ha licenziato due delibere con le quali l’amministrazione riconosce un risarcimento danni di circa 40mila euro – complessivi – nei confronti di due ternani rimasti vittima di altrettanti incidenti stradali causati dal dissesto stradale.

Entrambe le sentenze – una del tribunale e l’altra del giudice di pace – sono state pronunciate in questo 2023, anche se fanno riferimento a episodi avvenuti in date diverse. Il primo risale al 10 settembre 2018 e si è verificato in strada di Mazzamorello dove un ternano in sella al suo motociclo è caduto a causa di una buca, riportando lesioni e danni materiali per i quali è stato riconosciuto un risarcimento da 32.626 euro. In merito a questa sentenza, Palazzo Spada ha presentato ricorso in appello che verrà discusso a maggio del prossimo anno.

Il secondo incidente è avvenuto il 27 settembre sempre del 2018 in via Breda. Anche in questo caso, vittima un ternano caduto dal suo motociclo per “depressione e avvallamento” dell’asfalto, riportando sempre lesioni e danno materiale. Il giudice di pace ha stabilito un risarcimento danni che ammonta, complessivamente, a poco più di 8mila euro. Ma, data l’entità esigua della cifra, in questo caso Palazzo Spada potrebbe non presentare appello.

Il dissesto stradale (buche e tombini) si conferma insomma la principale causa delle denunce per lesioni e danni materiali intentate nei confronti del Comune di Terni. Secondo i dati raccolti nel report 2021 del controllo di gestione effettuato da Palazzo Spada, i sinistri denunciati sono stati complessivamente 95. L’anno con il numero maggiore di sinistri denunciati è stato il 2018 con 127 denunce, seguito dal 2017 (107). Il 2021 ha superato il dato del 2019 (95 a 94) mentre il 2020 - probabilmente, anche in conseguenza di lockdown e zone rosse - è stato l’anno più sicuro con “solo” 69 denunce.

E di strade e buche si è parlato anche nel corso del question time dello scorso 6 ottobre. In quell’occasione, su sollecitazione del capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, Francesco Ferranti, il sindaco Stefano Bandecchi ha spiegato che fino ad ora sono stati effettuati interventi su circa 180mila metri quadrati di strade e che è a disposizione nuovo asfalto per tutto il centro urbano e per le riparazioni di buche a caldo per un totale di altri 160mila metri quadrati.

Palazzo Spada si sta però concentrando in maniera particolare sul tema dei “ripristini” ossia sul pressing nei confronti di quelle aziende che, avendo eseguito lavori che hanno interessato le strade cittadine, devono adoperarsi per la messa in sesto che non sia soltanto un rattoppo “volante”. Si parla in questo caso di circa 230mila metri quadrati di strade. “Molti hanno fatto – ha detto Bandecchi – ma molti altri no. Il cinquanta per cento hanno fatto i furbi e stiamo procedendo con un accertamento”.

“Dobbiamo fare meglio e di più, in centro e in periferia”, ha replicato Ferranti, aggiungendo che “sarebbe opportuno, visto che si sta disponendo il bilancio previsionale, di stanziare quanto più possibile per strade e verde pubblico. Bene – ha concluso il consigliere FI - proseguire e sollecitare le ditte per i ripristini”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Strade pericolose, slalom fra le buche: i ternani cadono e Palazzo Spada paga i danni

TerniToday è in caricamento