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Il mare è più vicino, via libera alla variante di Monte Romano per la Terni-Civitavecchia

Investimento da oltre 355 milioni di euro per prolungare di circa 5 chilometri la quattro corsie fino all’Aurelia. Enrico Melasecche: “L’Umbria riduce il proprio isolamento anche dal Tirreno”

Un investimento da oltre 355 milioni di euro per realizzare quasi 5 chilometri di strada che permetteranno di prolungare la quattro corsie, bypassare il centro abitato di Monte Romano e arrivare in tempi più rapidi al mar Tirreno.

Via libera da parte della Regione Lazio al progetto definitivo del primo stralcio funzionale della variante di Monte Romano lungo la strada statale 675 umbro-laziale, la Rieti-Terni-Orte-Civitavecchia, che permetterà così all’arteria di ricongiungersi all’Aurelia nei pressi di Tarquinia.

L’intervento si sviluppa a nord dell’abitato di Monte Romano per 4,65 km in prosecuzione dell’esistente strada statale 675 a 4 corsie già realizzata, dallo svincolo di Monte Romano est fino al nuovo svincolo di Tarquinia. 1 bis. Tra le opere previste, una galleria artificiale di lunghezza pari a circa 135 metri ed una galleria naturale di lunghezza pari a circa di 1600 metri. Il costo complessivo dell’investimento ammonta a 355.172.789, 27 euro.

“L’Umbria riduce il proprio isolamento anche dal Tirreno”, commenta l’assessore regionale a infrastrutture e trasporti, Enrico Melasecche. “L’infrastruttura, su cui anche la Regione Umbria sta da tempo sollecitando Anas e ministero delle infrastrutture ad un impegno conclusivo, permetterà, una volta terminati i lavori – spiega l’assessore - di bypassare il centro abitato di Monte Romano, spesso causa di intenso traffico e rallentamenti, peraltro ultimo attraversamento urbano rimasto sulla trasversale, raggiungendo in modo più veloce e maggiormente sicuro Civitavecchia, porto commerciale e del turismo crocieristico di fondamentale importanza”.

“L’atto – rileva - autorizza definitivamente il commissario a procedere alla pubblicazione del bando di gara e alla definizione della progettazione esecutiva dell’opera, con successiva esecuzione per la realizzazione dell’ulteriore tratto di circa 5 chilometri. Si tratta di lavori da tempo attesi non solo dai cittadini del Lazio, dai pendolari, ma anche dall’Umbria per le industrie meccaniche, siderurgiche, olearie e dai molti umbri che hanno l’esigenza di passare in quel tratto spesso congestionato del territorio”.

“Questo intervento – sottolinea l’assessore Melasecche - è pertanto considerato strategico da entrambe le Regioni Lazio e Umbria e se ne condividono pienamente le finalità, auspicando che quanto prima si proceda alla definizione della progettazione anche del tratto conclusivo fino al porto di Civitavecchia salvaguardando le particolarità ambientali dei luoghi e, sotto l’aspetto archeologico, le rilevanti necropoli etrusche”.

“La Regione Umbria – rimarca - apre a nord con la E78 il collegamento Tirreno-Adriatico aprendo il cantiere della Guinza per l’immediato accesso dall’Umbria verso le Marche, mentre sono in corso le progettazioni definitive degli ultimi due lotti umbri della E78, completa inoltre il raddoppio della Perugia-Ancona nella tratta Valfabbrica-Casacastalda e ora apre anche il collegamento verso il Tirreno superando l’imbuto di Monte Romano”.

“Un programma particolarmente impegnativo – evidenzia l’assessore - che ci vede in prima linea nel perseguire quella rottura dell’atavico isolamento ferroviario e stradale che ci ha fino ad oggi penalizzati non poco, ma che vede in questa legislatura l’avvio di opere di importanza storica e nella successiva vedrà il completamento di gran parte di queste. L’Umbria del 2033 sarà certamente molto meglio collegata e più permeabile di quella che abbiamo ereditato tre anni fa – conclude Melasecche - con possibilità definitive di sviluppo e rilancio del proprio ruolo in questa Italia di mezzo in cui intendiamo giocare il ruolo che ci spetta”.

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