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Nessuno tocchi la Camera di commercio, il Comune: no alla fusione

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che congela la regionalizzazione palazzo Spada si schiera a difesa dell'ente: "Presidio fondamentale"

"Nessuno tocchi la Camera di commercio di Terni, no all'accorpamento con Perugia". Dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato che, accogliendo la richiesta di sospensiva della Camera di commercio di Crotone, ha di fatto congelato il processo di regionalizzazione degli enti camerali anche il Comune di Terni si schiera contro l'accorpamento ribadendo tutte le proprie "perplessità". 

"Riteniamo che l'ente camerale - affermano il sindaco  Leonardo Latini e il vicesindaco Andrea Giuli - costituisca un presidio fondamentale ed ineludibile in un territorio, come quello Ternano, che presenta le sue peculiarità produttive, economiche, sociali, turistiche e di marketing territoriale ed ha quindi tutto il diritto e la necessità concreta di preservare una realtà camerale autonoma, non depauperata. In questi anni la Camera di commercio di Terni ha svolto un ruolo essenziale a favore del tessuto socio-produttivo locale con molteplici Iniziative. Per questo, l'amministrazione comunale ternana - concludono - auspica un ripensamento del processo in atto e sostiene l'Ente camerale di Terni nel ricorso presentato dai suoi vertici al Consiglio di Stato, a tutela della propria autonomia e del proprio ruolo".

Il 16 settembre era stato fissato il consiglio camerale dell'Unione per la messa in liquidazione di Unioncamere Umbria ma ora occorrerà capire quali saranno gli sviluppi giudiziari della vicenda per comprendere le sorti della Camera di commercio ternana. 

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