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I debiti, il pignoramento e la morte. Ma Franco e Antonietta continuano a vivere nella solidarietà di Enrico

A fine novembre la coppia di ottantenni ternani perde tutti i mobili di casa all’asta ma il trentenne spoletino compra tutto e glieli lascia. E ora che non ci sono più, ha deciso di fare una donazione ad una casa di riposo per anziani

Sembrerà strano, ma questa è una storia a lieto fine. Nonostante tutto. Nonostante in soli pochi mesi siano successe tante cose dolorose: i mobili di casa che finiscono all’asta, l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che deve portarsi via tutto e un compratore diverso dagli altri. Che entra in quella casa che doveva “svuotare”, capisce che storia c’è dietro a documenti e timbri del tribunale e decide di lasciare tutto lì dov’era.

Ma non è finita qui. Perché qualche settimana dopo quella fredda mattina di novembre 2021, Franco – ottantenne malato ternano – se ne va. E qualche mese dopo, viene seguito da sua moglie, Antonietta. Ed Enrico decide di dare un’altra svolta. Perché quei mobili adesso andranno in una casa di riposo per anziani.

Riannodare il filo di questa vicenda fa davvero sembrare di essere in un film. “Quando siamo arrivati, la padrona di casa mi ha trattato veramente male. Ma era comprensibile”, così ricordava Enrico Donnola, trentenne spoletino, quella mattina in cui assieme all’ufficiale giudiziario del tribunale entrò in casa di Franco e Antonietta, coppia di ottantenni ternani. Con gli operai avrebbe dovuto portarsi via il mobilio di casa dopo avere acquistato tutto ad un’asta.

enrico donnola-2Ma parlando con la coppia, in lui era scattato qualcosa. E così aveva deciso di far mettere per iscritto all’ufficiale giudiziario che tutto quel materiale da lui comprato all’asta, sarebbe dovuto restare lì dove era sempre stato. “Una donazione, non un regalo – aveva spiegato – Perché altrimenti potrebbe essere di nuovo aggredito da qualche pignoramento”. “Perché l’ho fatto? Perché ho visto la solitudine di queste persone e perché il pensiero è andato a mio padre, Pompilio, che non c’è più da sette anni…”.

Il 26 dicembre, il signor Franco è morto. Enrico scrisse una delicata lettera: “Uno squillo di telefono, una notizia tremenda. Ci siamo conosciuti un giorno molto duro, sono entrato e tu eri lì, sdraiato, a combattere con il dolore. Non ho parole… Ti ho accarezzato la mano ruvida, si notava la tua vita piena di sacrifici. Ti ho fatto una promessa, tu mi hai ascoltato. Il tuo viso riposava e io sono andato via con mille domande nel cuore, ma con una grande soddisfazione. Ti prometto che cercherò di donare amore e pace a tua moglie”.

Ad inizio luglio, se n’è andata anche la signora Antonietta. La coppia era sola. E così, Enrico ha deciso l’ennesimo colpo di scena. Tutto il mobilio è stato donato ad una casa di riposo per anziani (che vuole restare anonima). E la memoria di Franco Antonietta continuerà a vivere nella solidarietà di Enrico.  

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