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Terni, il Briccialdi si sposta da palazzo Giocosi-Mariani al Centro multimediale

Chiuso l’iter, con approvazione all’unanimità del consiglio comunale, sull'impegno del Comune per la concessione in uso gratuito degli spazi al conservatorio, così da accedere al bando ministeriale. Il sindaco Bandecchi: “Salto di qualità da fare”

Istituto Briccialdi, nuova vita negli spazi del Centro multimediale. Approvata all’unanimità dal consiglio comunale “l’impegno del Comune di Terni a concedere in uso gratuito al Conservatorio G. Briccialdi il Centro Multimediale di Terni in sostituzione dell’attuale sede di Palazzo Giocosi - Mariani per l’accesso al finanziamento previsto dal DM 38/2022”, ovvero il bando ministeriale che stanzia finanziamenti per l’edilizia scolastica e i conservatori (importo fino a 10 milioni a progetto), e dopo le criticità emerse nell’attuale sede di palazzo Giocosi-Mariani in pieno centro storico. Nonostante qualche perplessità emersa in aula sulla nuova posizione, definita di periferia, il voto alla fine è stato unanime per il trasferimento e per potenziare l’istituto dopo la statalizzazione avvenuta nella passata amministrazione. Il comodato d’uso sarà a titolo gratuito per 99 anni, un requisito necessario perché il Miur autorizzi il cambio di sede.

La richiesta non riguarda l’utilizzo dell’intero complesso immobiliare, ma di una porzione, costituita dai Teatri di posa A e B e relativi camerini ed uffici di produzione e da un insieme di uffici in P.le Bosco 3/A e la “stecca servizi, attualmente in parte locata a terzi con contratti in scadenza tra il 2023 e il 2026, e in parte utilizzata dal Comune come sede di alcuni uffici. Il conservatorio ha intanto partecipato a un bando ministeriale per un progetto che prevede lavori di ristrutturazione del Cento Multimediale per trasformarlo nel Campus Briccialdi.

Intervento nella sala consiliare anche da parte di Letizia Pellegrini, presidente del Briccialdi: “Nell’attuale sede stiamo stretti sotto diversi punti di vista. Otto impiegati che lavorano in due stanze, non ci sono uffici per direttore e presidente, non ci sono abbastanza aule per tutti i ragazzi che si affacciano per iscriversi”. 

Discorso condiviso anche dal sindaco Stefano Bandecchi: “Si parla di cultura di base, per questo è stata importante e lodevole l’azione di statalizzazione del Briccialdi. Però oggi c’è un salto di qualità da fare. Gli ambienti, come detto dalla presidente, non sono idonei per vita quotidiana e sviluppo dell’istituto. Avete dato una grande risorsa, un’università della musica nazionale e internazionale. Dobbiamo decidere se avere un Briccialdi cittadino oppure farlo diventare quello che voi avete salvato. Io ho portato l’università in uno dei peggior quartieri di Roma, rinato dopo la nascita dell’ateneo. Quella zona cambierà volto automaticamente”. 

Visione ripresa anche dai consiglieri del centrodestra, ricordando che la nuova posizione sarà vicino alla stazione ferroviaria, snodo anche per studenti e professori. Si va al voto, favorevole all’unanimità. 

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