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Terni, la Banca delle visite cura anche le liste di attesa

Accordo con Ancescao, i centri anziani faranno da antenne per intercettare i più bisognosi. Ma servono soldi e "super" dottori

Liste di attesa anche di due anni, un servizio sanitario che non sempre riesce a dare risposte in tempi adeguati e tantissime persone impossibilitate a pagare per effettuare visite urgenti.

E’ qui che entra in gioco la Banca delle Visite. Dallo scorso maggio, grazie alla disponibilità dell’associazione Argoo e all’impegno del promotore mutualistico Matteo Lamperini, anche a Terni è diventata realtà una vera e propria opportunità per le persone più bisognose, che possono usufruire gratuitamente, e in tempi record, di una prima visita specialistica, grazie alla collaborazione di cliniche e medici. Dei veri e propri “super dottori” che sottoscrivono convenzioni per entrare in una rete virtuosa che, però, ha bisogno di allargarsi sempre di più, anche grazie a donazioni e a un numero sempre maggiore di professionisti coinvolti. Da maggio sono stati oltre venti i casi seguiti, e quindi le prestazioni erogate gratuitamente: visite oculistiche, esame dei nei, moc, esami neurologici e uditivi. Visite diversificate, tutte "donate" ed eseguite in tempi molto brevi.

I centri Ancescao diventano "antenne"

Ieri pomeriggio il centro Sociale di Valenza ha ospitato un’occasione di confronto tra diverse realtà che guardano proprio a chi, per curarsi, il sistema sanitario nazionale non basta, perché in certe situazioni non si può proprio aspettare. E così si sono susseguiti gli interventi del presidente di Ancescao Lorenzo GianfeliceAndrea Guderzo, promotore mutualistico di Mutua Mba, ente del terzo settore che si occupa di sanità integrativa, e Matteo Lamperini, anche lui promotore mutualistico e promotore della Banca delle Visite di Terni. La vera novità di ieri, ha riguardato proprio l’Ancescao: i centri sociali aderenti, circa 20 sul territorio, sono ufficialmente diventate “filiali” della Banca delle Visite, ossia luoghi dove le persone interessate possono chiedere informazioni sulle modalità e le procedure per accedere al servizio.

L'obiettivo della Banca delle Visite

Se con Guderzo si è fatta una panoramica sulle mutate condizioni sociali ed economiche che hanno caratterizzato la storia della mutua e del Sistema sanitario nazionale, anche in confronto con altre realtà europee, con Lamperini è stata vista più da vicino l’esperienza ternana della Banca delle visite: “Il nostro obiettivo – ha detto - è quello di informare le persone, soprattutto coloro che si trovano in difficoltà, che si può accedere a visite specialistiche in tempi brevi, perché spesso i tempi del Sistema Sanitario non sono compatibili con le reali esigenze delle persone. Dover aspettare due anni per una colonscopia non è ammissibile, se so di avere un problema. La Banca delle Visite funziona un po’ come il Caffè sospeso napoletano: entro in un bar, prendo il caffè e lo offro a chi non conosco”. Il progetto poi si sviluppa grazie all’adesione di dottori, cliniche e donatori che sostengono l’iniziativa, non sapendo chi usufruirà della visita donata. “Di sicuro, per far crescere l’inziativa, abbiamo bisogno da un lato di promuoverla – continua Lamperini – e la collaborazione con l’Ancescao si inscrive proprio in quest’ottica, e dall’altro, di ambasciatori, filiali, super dottori e donazioni. Alla città chiediamo questo: collaborazione, supporto, passa parola, per far sì che tutti coloro che hanno bisogno possano usufruire della visita di cui hanno bisogno”.

Tutte le informazioni sul sito www.bancadellevisite.it

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