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Sanità “malata”, migliaia di ternani senza il medico di famiglia: ecco la situazione

“Buco” da 57 medici di medicina generale entro la fine dell’anno su tutto il territorio della Usl 2, saranno 15 soltanto nel distretto di Terni. La lettera del direttore generale Massimo De Fino. Emanuele Fiorini (Forza Centro): è pagato per risolvere i problemi, non per elencarli

L’oggetto della lettera è “criticità dei servizi territoriali”. Ad elencarle è il direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, in una missiva indirizzata ai sindaci del territorio di competenza, oltre che alla presidente della Regione, Donatella Tesei, e all’assessore alla salute, Luca Coletto.

Nel documento vengono messi in evidenza i punti “dolenti” della sanità territoriale, con particolare attenzione ai “buchi” che da qui a fine anno toccheranno la medicina generale e il servizio di emergenza-urgenza.

“Da oggi fino al 31 dicembre 2022 – scrive De Fino - verranno a mancare ben 57 medici di medicina generale complessivamente nella Usl Umbria 2 che, in rapporto ad una media di mille assistiti per medico, significa che una popolazione aziendale di 57mila assistiti rischia dio non poter effettuare la scelta medico fiduciaria (...). Le 57 carenze riguardano tutti i distretti, ma in particolare - come numerosità - 15 carenze nel distretto di Terni, 12 carenze nel distretto di Spoleto, 11 carenze nel distretto di Foligno, 9 carenze nel distretto Narni-Amelia, 7 carenze nel distretto di Orvieto, 3 carenze nel distretto della Valnerina”.

Criticità importanti vengono evidenziate anche per quanto riguarda l’ex guardia medica (il servizio di continuità assistenziale) e la medicina penitenziaria. “Ad oggi vi è una carenza di ben 45 medici di continuità assistenziale e 13 medici per istituti penitenziari. Una postazione di guardia medica richiede un minimo di 4 medici al fine di garantirne l'attività notturna, prefestiva e festiva. Si può capire bene come 45 medici significano ben 11 postazioni in meno”.

“Buchi” importanti interessano purtroppo anche la rete territoriale dell'emergenza-urgenza e quindi il servizio di 118. “Nella nostra azienda sanitaria il fabbisogno per assicurare la continuità risulta essere pari a 35 medici. DI questi, se nel mese di marzo 2021 scorso avevamo solo 8 carenze, a novembre 2021 queste sono diventate 14: 2 posti per la sede di Foligno; 4 posti per Terni, Narni Amelia; 4 posti per Spoleto e Valnerina e 4 4 posti per Orvieto.

“Fortunatamente – sottolinea il dg - a fine giugno 2022 si concluderà il corso organizzato da questa azienda per tutta la regione per medici di 118 a cui ad oggi sono presenti 14 corsisti (già comunque medici di continuità assistenziale e da assegnare su tutto il territorio regionale) per cui dovremo avere una riduzione di criticità sul 118 ma come conseguenza un aggravamento di quelle di guardia medica per un pari numero in meno di medici della continuità assistenziale a livello regionale”. Insomma, da qualsiasi punto la si tiri, la coperta è comunque troppo corta.

“Il direttore generale della Usl Umbria 2 – commenta il consigliere comunale di Forza Centro, Emanuele Fiorini - è pagato con i soldi dei contribuenti: circa 150mila euro l’anno per trovare soluzioni ai problemi gestionali dell’azienda sanitaria e farla funzionare al meglio e non di certo per fare l’elenco dei problemi come invece ha fatto, perché altrimenti il lauto stipendio che lo prende a fare? Una cosa è chiara, il servizio sanitario peggiorerà”.

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