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Mercato coperto, il Consiglio di Stato rinvia: ora si tratta sul futuro

Per una formalità legata alla morte dell'ex avvocato del Comune la sentenza slitta a data da destinarsi, si apre il confronto tra Coop, palazzo Spada ed ex mercatali per arrivare a un accordo

Rinviata a data da destinarsi, presumibilmente non prima della fine della prossima estate, la sentenza della Consiglio di Stato sul futuro del mercato coperto. Anzi, le sentenze, visto che l'organo della giustizia amministrativa ha discusso insieme questa mattina sia il ricorso del Comune di Terni contro il gruppo Superconti - oggi di proprietà della Coop - per ottenere l'intero pagamento per l'immobile acquisito nel 2009, sia quello degli ex mercatali di piazza del Mercato contro il trasferimento a largo Manni.

I giudici del Consiglio di Stato hanno preso atto soltanto questa mattina della morte dell'ex avvocato del Comune, Alessandro Alessandro, che ancora figurava agli atti, e non avendo proceduto all'interruzione dei termini hanno consentito al legale dei mercatali, l'avvocato Patrizia Bececco, di riassumere la causa rinviando il tutto a data da destinarsi. E considerando le due vicende strettamente legate il Consiglio ha deciso di prevedere la stessa sorte anche per l'altra causa malgrado l'opposizione dei legali dell'amministrazione comunale che reputavano urgente la trattazione del procedimento.

In questa situazione la soluzione per il mercato coperto, ormai da anni abbandonati, rischia pericolosamente di allungarsi ulteriormente rendendo sempre più sanguinante la ferita al cuore del centro città. Tuttavia il rinvio del Consiglio di Stato potrebbe essere invece la molla per cercare una soluzione che prescinda dalle vicende giudiziarie. E in questo senso si sta già muovendo qualcosa. Sabato scorso l'assessore al Bilancio, Fabrizio Dominici, ha incontrato il numero uno di Coop Centro Italia, Antonio Bomarsi, per cominciare a intavolare una trattativa che prevedrebbe che il Comune riprenda la proprietà dell'immobile senza però ridare i circa 1,8 milioni di euro che Superconti aveva già versato come caparra ma che si tradurrebbero in terreni edificabili da cedere a Coop. Questo, secondo le intenzioni di Dominici, per poi realizzare al posto del mercato coperto una "scatola della musica", un auditorium da 250 posti sul quale sarebbero pronti degli investimenti privati. Ma nella Giunta non tutti sono d'accordo su questa ipotesi e l'assessore ai Lavori pubblici, Enrico Melasecche, ha fatto sapere - dalle pagine del Messaggero - che preferirebbe destinare comunque quell'area al commercio. "A piano terra uno spazio dedicato al cibo - ha detto - al primo piano uno legato all'artigianato". 

In tutto questo chi non vuole rimanere a fare la parte della comparsa sono gli ex mercatali di piazza del Mercato. "Credo che il rinvio deciso dal Consiglio di Stato - dice l'avvocato Patrizia Bececco - debba servire a questo punto ad arrivare a un accordo che metta insieme gli interessi del Comune, di Coop e dei miei assistiti, persone ormai stanche e danneggiate da questa vicenda. Se ci sono ipotesi in campo per rifunzionalizzare quello spazio noi siamo disponibili a discuterne. Noi reputiamo che una soluzione vada trovata non solo per gli ex mercatali ma soprattutto per la città". 

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