Tornano le ordinanze antismog: “Costretti a pagare decenni di menzogne su chi è il vero inquinatore a Terni”
I provvedimenti riguardano anche il divieto di combustione di residui vegetali. L’assessore Mascia Aniello: “Obbligati al rinnovo per l’accordo di programma che non prevede misure limitative a livello industriale” | DOCUMENTI
Presentate alla Bct martedì mattina le ordinanze sulla qualità dell’aria a Terni. Ordinanze che, come l’anno scorso, si rinnovano portando limitazioni a camini e stufe, traffico, emissioni e divieto di combustione vegetale dal 3 novembre 2023 al 31 marzo 2024. Torna, dunque, il periodo in cui viene chiesto ai cittadini un sacrifico in termini di riscaldamento domestico e mobilità (con lo stop alle limitazioni del traffico nel periodo di Natale) per diversi mesi. Le ordinanze saranno adottate anche dal Comune di Narni per il proprio territorio nell'ambito dell'accordo di programma per il miglioramento della qualità dell'aria nella Conca Ternana, con la presenza in conferenza anche di Giovanni Rubini, assessore alle politiche ambientali del Comune di Narni.
“Queste misure limitative e compensative - ha dichiarato Mascia Aniello, assessore all’ambiente - rientrano in questo accordo di programma sulla qualità dell’aria che risale al 2018. Non sottoscriverle potrebbe significare essere oggetti di pesanti sanzioni, comporterebbe anche il rischio di forti limitazioni a fondi di accesso strutturale”.
“Il sindaco Bandecchi - continua l’assessore Aniello - ci tiene a far sapere che ha firmato queste ordinanze con estremo disappunto. Cinque anni fa non sono state messe limitazioni industriali, con il polo siderurgico causa principale degli sforamenti in città delle polveri sottili. Questo accordo dura fino al 2028, dobbiamo chiedere questi sacrifici per l’omertà passata su chi inquina veramente in città”.
Di seguito, i testi delle ordinanze presentate:
ORDINANZA LIMITAZIONI TRAFFICO