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Ospedale di Terni, operativo l’ambulatorio per i codici bianchi e verdi al Pronto soccorso

Progetto di tre mesi per decongestionare i flussi di accesso nella struttura: “È il primo in Umbria"

Un ambulatorio all’interno del Pronto soccorso per i codici bianchi e verdi. Parte oggi il progetto, della durata di tre mesi, all’ospedale Santa Maria di Terni. Un ambulatorio, all’interno del Pronto soccorso, per aiutare il grande afflusso di persone nella struttura, nella speranza di poter veicolare nel migliore dei modi una delle criticità che presenta oggi l’azienda ospedaliera. Sarà operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, dalle 9 alle 14 nei sabati e nei prefestivi. Ambulatorio che potrà essere fruito solo dai pazienti che appartengono all'area territoriale Usl Umbria 2. 

Dodici medici del reparto di medicina generale e continuità assistenziale, su base volontaria (retribuite le ore di servizio), hanno aderito al progetto che durerà tre mesi. Alla fine, si traccerà un primo bilancio per vedere l’effettivo apporto dell’ambulatorio all’interno del Pronto Soccorso e per vedere, attraverso i dati raccolti, se continuare o meno nella strada intrapresa. “L’ambulatorio per i codici bianchi e verdi all’interno del Pronto soccorso - ha dichiarato Andrea Casciari, direttore generale del Santa Maria - è il primo in Umbria e tra i primi in tutto il territorio nazionale. La struttura è nata grazie all’impegno con l'Usl Umbria 2. Partiremo con una sperimentazione trimestrale”. 

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“Si vanno a migliorare - ha affermato Giorgio Parisi, responsabile del Pronto soccorso - l’offerta assistenziale e la qualità del servizio. Poter visitare quindici o venti pazienti al giorno in codice bianco e verdi vuol dire permettere ai colleghi di lavorare con più tempo sulle urgenze”. 

Presenti alla conferenza stampa anche Simonetta Centurione, coordinatrice Aft (Aggregazione Funzionale del Territorio), e Massimo De Fino, direttore Usl Umbria 2: “Il progetto - ha sottolineato De Fino - nasce dall’esigenza di ridurre il flusso d'ingressi al Pronto soccorso. I medici generali possono dare un grande contributo prendendo in carico i codici bianchi e verdi, con un grande potenziamento all’interno del presidio stesso”. 

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