rotate-mobile
Attualità

Orti urbani, la “svolta”: adesso insalata e pomodori si potranno anche vendere al mercato

Via libera del consiglio comunale di Terni alle modifiche del regolamento. Santini (Lega): non solo anziani e famiglie bisognose, così possiamo anche incentivare la piccola imprenditoria giovanile

La nuova vita degli orti urbani di Terni passa dal voto favorevole del consiglio comunale che, con 23 sì e 8 astenuti, ha dato il via libera alle modifiche del regolamento: da adesso in poi, insalate e pomodori fatti in casa potranno anche finire sui banchi del mercato.

“Il progetto Orti urbani e la costituzione della relativa commissione nascono nel 2017 con la precedente amministrazione Di Girolamo – ha dichiarato la consigliera Monia Santini che ha presentato l’atto insieme al gruppo della Lega - come per altre situazioni, purtroppo, il progetto si è arenato in un limbo di inutilità che ha fatto avviluppare il progetto su se stesso. L’informazione inesistente o quasi vista la bassissima percentuale di assegnazioni - nemmeno un terzo delle aree - poca lungimiranza pratica vista la promozione di attività che favorissero esclusivamente la socializzazione, escludendo a priori qualsiasi forma di vendita dei prodotti coltivati, hanno fatto sì che un’iniziativa nata con i migliori presupposti, venisse completamente lasciata nel dimenticatoio di un’amministrazione impreparata e poco attenta”.

Visti i risultati fino ad oggi ottenuti, il gruppo consigliare della Lega ha dunque immaginato una serie di modifiche introducendo “un pizzico di spirito imprenditoriale” che porta alla “fondamentale innovazione della possibilità di coltivare ma anche vendere i prodotti agricoli prodotti, creando una piccola ma incentivante possibilità di attività a scopo di lucro”.

Modifiche che “modernizzano e migliorano il regolamento” lasciando però “integro il suo spirito sociale originario – spiega Santini - fondamentale per fasce da tutelare come le famiglie non abbienti, che possono autoprodurre prodotti di prima necessità così come la fascia di popolazione più anziana che trova da sempre nella coltivazione dell’orto un motivo di svago e occasione di incontro vitale”.

L’obiettivo è non solo rendere più “appetibile” il progetto ma anche tentare di “costituire un’utile risorsa di incentivazione per la piccola imprenditoria locale, soprattutto giovanile, che potrebbe avvicinarsi e intraprendere a piccoli passi, inizialmente a costo zero, un’attività ormai quasi in disuso, soprattutto appunto tra i giovani, come quella della coltivazione della terra”.

Tra le modifiche approvate da consiglio comunale, anche l’emendamento presentato dal consigliere comunale del Pd, Francesco Filipponi: “Il mio apporto è teso ad arricchire le integrazioni proposte dando la possibilità anche ai centri sociali anziani di partecipare alle procedure di aggiudicazione degli spazi. Da estensore del regolamento vigente ritengo che le modifiche apportate oggi dal consiglio non snaturino lo spirito iniziale con cui è stato pensato all’epoca l’atto. Ci auguriamo una maggiore partecipazione dei cittadini al prossimo bando pubblico anche alla luce delle integrazioni prodotte”.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Orti urbani, la “svolta”: adesso insalata e pomodori si potranno anche vendere al mercato

TerniToday è in caricamento