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Terni, gli anziani e il pericolo truffe: “Occorre massima attenzione”

Presentato a palazzo Spada il progetto di collaborazione Alt (anziani liberi dalle truffe) tra Comune, Actl e Ancescao. Il questore Bruno Failla: “Non bisogna provare vergogna nel rivolgersi alle forze dell'ordine"

“La parola d’ordine è attenzione”. Così Bruno Failla, questore di Terni, ha descritto la situazione che ruota intorno alle truffe rivolte alle persone anziane. Presentato questa mattina nella sala consiliare di palazzo Spada il progetto di collaborazione Alt (anziani liberi dalle truffe) tra Comune, Actl e Ancescao. Tanti i soggetti in campo per un progetto che si snocciola su tre passaggi fondamentali: informazione (attraverso incontri mirati), comunicazione (tramite la radio) e supporto psicologico (con un numero adibito). Oltre al Comune, tra i protagonisti dell’iniziativa la cooperativa Actl, Radio Galileo e l'Ancescao, per dar supporto alle persone fragili vittime di possibili e reali truffe e alle forze dell’ordine nella prevenzione del fenomeno. 

“Bisogna partire - ha dichiarato Leonardo Latini, sindaco di Terni - che viviamo in una città con una presenza significativa di soggetti fragili, dove il tessuto associativo e la collaborazione con le forze dell’ordine sono situazioni ben radicate. Se c’è un fenomeno odioso agli occhi delle persone è proprio quello di cercare di mettere le mani sui soggetti più fragili”. 

Il progetto rientra nei 17mila euro di fondi destinati dal ministero dell'Interno a Terni per la prevenzione e il contrasto delle truffe agli anziani. “La parola d’ordine è attenzione - ha sottolineato Failla -. In genere il profilo di un truffatore è quello di una persona non violenta ma intelligente e scaltra. Alle persone anziane dico di non provare vergogna nel denunciare le truffe, situazione dove possono cadere soggetti di qualsiasi età. Meglio una telefonata che cadere nella rete dei truffatori. In Italia sta per arrivare un fenomeno già molto frequente negli Stati Uniti d’America, dove i truffatori riproducono tramite dei software la voce di parenti e familiari per chiedere denaro in cambio di situazioni non reali”. 

Presenti in sala anche Cristiano Ceccotti, assessore comunale al welfare, Lorenzo Gianfelice dell’Ancescao e rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno puntualizzato come molte truffe hanno origine dal territorio fuori provincia. Intervento anche per Sandro Corsi, presidente Actl: “Un altro grande problema è l’aumento delle situazioni di solitudine. Stiamo cercando, dunque, di unire l’esperienza della cooperativa per assistenza domiciliare con i centri per gli anziani e l’Ancescao, con un veicolo d’informazione che è Radio Galileo. Le truffe producono anche conseguenze interiori, facendo leva sulle situazioni familiari. Per questo occorre un’operazione di contrasto per lenire il problema”. 

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