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Martedì, 19 Marzo 2024
Attualità Piazzale Caduti di Montelungo

Ondate di calore, Terni diventa un forno: ecco la piazza che “respira”

Rilevati fino a 2,5 gradi in più rispetto alla media, via libera al progetto per la riqualificazione del piazzale dei Caduti di Montelungo: investimento da oltre 640mila euro

“I rischi generati dai cambiamenti climatici, derivanti dall'analisi dei dati di temperatura e precipitazione degli ultimi 10 anni relativi alla stazione climatica di Terni, sono connessi principalmente al verificarsi di ondate di calore. Tra gli eventi più intensi si segnalano quelli relativi agli anni 2015 e 2019, in cui la differenza tra la temperatura media del periodo in esame e la relativa media climatica è rispettivamente di 2.64°C e 2.58°C”.

È un passaggio della delibera con cui la giunta municipale di Terni ha dato il via libera al progetto di riqualificazione del piazzale dei Caduti di Montelungo-via Radice che sarà finanziato grazie al programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano del ministero della transizione ecologica con un finanziamento di oltre 640mila euro.

L’area è stata individuata attraverso “una ricognizione generale delle aree pubbliche più vulnerabili alle ondate di calore” effettuata da un apposito gruppo di lavoro che ha poi individuato “quelle ad alta e/o costante frequentazione durante l’intero periodo in modo tale da massimizzare gli effetti positivi dell’intervento anche sotto il profilo della fruibilità del sito. Si è inoltre tenuto conto della programmazione delle opere pubbliche e di altri progetti complementari, già finanziati o in corso di finanziamento – spiegala delibera - individuando quindi un’area che, pur non essendo ancora inserita negli interventi di rigenerazione urbana, possa nel complesso contribuire alla valorizzazione di un’area più vasta”.

L’analisi ha infatti verificato che “le ondate di calore nel territorio del centro urbano di Terni possono subire un aggravamento a causa del fenomeno dell’isola di calore urbana (che si manifesta con temperature più elevate nelle città rispetto a quelle delle aree rurali circostanti) dovuto alla specifica conformazione orografica del territorio”.

SI è dunque deciso di intervenire sul piazzale di Montelungo, definita come “un’area adibita attualmente in parte a parcheggio, con ampie aree asfaltate prive di coperture ombreggianti, e in parte a zona commerciale (vendite floreali per il cimitero), ospitata in una vecchia struttura in prefabbricato, soggetta alle ondate di calore soprattutto nei periodi di maggiore insolazione che costringono gli operatori economici al costante utilizzo di sistemi di condizionamento e rendono certamente non agevole la fruibilità da parte dei cittadini nelle visite al cimitero”.

Da “forno”, l’area dovrebbe dunque diventare una piazza che “respira”, agevolando così non solo gli operatori commerciali ma anche tutti i frequentatori, soprattutto persone anziane, che si riversano sulla zona “durante l’intero periodo dell’anno, compresi i giorni festivi, in orario diurno”.

Gli interventi prevedono perciò la “piantumazione di alberi e di specie arboree autoctone, compatibili con le specie vegetali esistenti e facenti parte del contesto. La superficie da destinare all’intervento di riforestazione periurbana è pari a 570 mq. Le specie arboree più idonee saranno valutate in base alla tipologia di terreno, alle capacità di evapotraspirazione e alle specie già presenti nel contesto” così da “mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici”. Previsto inoltre il “ripristino della permeabilità delle superfici destinate a stalli di sosta delle auto e percorsi ciclopedonali” con “pavimentazioni drenanti con ghiaia stabilizzata e/o elementi autobloccanti drenanti. La superficie interessata è pari a 2100 mq”.

Verrà utilizzato un materiale che garantisca un “minor assorbimento della radiazione solare” e allo stesso tempo una elevata capacità drenante. Per la parte dei percorsi ciclopedonali si sta ragionando anche sulla possibilità di utilizzare “elementi autobloccanti, eventualmente fotoluminescenti per unire le esigenze di rigenerazione urbana e di illuminazione pubblica”. Sarà inoltre realizzata una copertura degli “spazi antistanti i locali di vendita fiori” attraverso una pergola o una tettoia “al fine di migliorare la qualità climatica all'interno dei locali commerciali e per migliorarne la fruizione da parte degli avventori”.

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