La Fim Cisl contro le parole di Stefano Bandecchi su Arvedi-Ast: “Sbaglia il sindaco ad alzare lo scontro”
La nota dopo l’intervento del primo cittadino in consiglio comunale: “L’acciaieria rappresenta un bene per la collettività e va trattato come tale. Non servono in questa fase attacchi e posizioni ideologiche che potrebbero danneggiare i lavoratori”
Dopo le parole espresse dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi, durante il consiglio comunale, su Arvedi-Ast, ecco arrivare la risposta da parte della segreteria, nazionale e territoriale, della Fim Cisl.
"L’Ast Terni – dichiarano i segretari nazionali e regionali Cisl Valerio D’Alò e Simone Liti – rappresenta un asset industriale storico strategico per l’Italia e per tutta la regione Umbria. Le dichiarazioni fatte dal sindaco di Terni nel corso del consiglio comunale di questa mattina contro Arvedi e l’Ast ci sorprendono. L’acciaieria rappresenta un bene per la collettività e va trattato come tale, conosciamo le difficoltà che sta vivendo il sito, per questo si deve definire al più presto l’accordo di programma che sarà propedeutico alla presentazione del piano industriale. Quest’ultimo dovrà contenere tutti gli aspetti di sviluppo industriale e sostenibilità ambientale sociale ed economica, come da noi richiesto".
"Non servono in questa fase - continua la nota - attacchi e posizioni ideologiche che potrebbero danneggiare i lavoratori e la collettività. Per affrontare le questioni e i temi di politica industriale non si necessita di annunci e toni roboanti. I temi sollevati dal Gruppo Arvedi, come da Federacciai, legati ai costi dell’energia sono, e devono essere un comune obiettivo nella loro soluzione, della politica, delle imprese e del sindacato".
"Non a caso come metalmeccanici sciopereremo 4 ore il 7 luglio e il 10 luglio per avere maggiore attenzione da parte del governo sulle politiche industriali e per gestire le transizioni. Sbaglia il Sindaco ad alzare lo scontro, bisogna stare nel merito e lavorare insieme per trovare le migliori soluzioni condivise, il sindacato e la Fim vogliono essere protagonisti, nella stesura dell’accordo di programma e conseguentemente del futuro industriale di questa città come ha sempre fatto, per tutelare il lavoro, i lavoratori e l’intero territorio".