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Terni rivuole i suoi reperti archeologici sparsi in regione e a Roma, verso il rientro della statua del Telamone ora a Perugia

Il riannodarsi in tempi recenti di proficui rapporti tra la direzione cultura e la Soprintendenza archeologica fa presupporre per il futuro immediato una collaborazione che di fatto è in essere, che che fa sperare in una prossima realizzazione di un nostro museo archeologico

Il vicesindaco Andrea Giuli ha risposto nel question time all’interrogazione di Michele Rossi (Terni Civica) con la quale si chiedeva l’impegno a far ritornare a Terni i beni culturali e i reperti archeologici conservati o esposti in vari musei a cominciare dalla statua del Telamone, ancora oggi esposta a Perugia, e dai reperti rinvenuti nelle due grandi necropoli di San Pietro in Campo e dell’acciaieria attualmente esposti nel museo Villa Giulia a Roma.
Vicesindaco e Assessore alla Cultura Andrea Giuli: "Alcuni reperti provenineti degli scavi della Necropoli dell'Acciaieria si trovano nel museo Archeologico di Perugia e in parte sono esposti al pubblico così come alcuni reperti rinvenuti a Terni sono esposti al Museo Nazionale etrusco di Villa Giulia. Il riannodarsi in tempi recenti di proficui rapporti tra la direzione cultura e la Soprintendenza archeologica fa presupporre per il futuro immediato una collaborazione che di fatto è in essere, che che fa sperare in una prossima realizzazione di un nostro museo archeologico. Realizazione fattibile anche grazie alla rotazione dei reperti da esporre che, immagino, saranno concessi senza problemi. La Soprintendenza  nei prossimi mesi ci affiderà il deposito sotterraneo di Piazza San Giovanni Decollato  e questa potrà essere l'occasione per  riunire reperti afferenti al nostro territorio che potranno essere visitabili al pubblico in tempi e modi da stabilire. Il 4 marzo scorso abbiamo incontrato la Dott.ssa Roscini, funzionario  della Soprintendenza, che verbalmente ci ha detto che ci sono concrete possibilità di riavere il Telamone a Terni in tempi brevi e a giorni arriveremo alla definizione ufficiale della questione. La Roscini ha anche effettuato  un sopralluogo il 4 aprile al Caos per elencare i reperti presenti in modo da attivare presto l'assicurazione mancante degli stessi che in tempi ragionevoli, grazie a questa assicurazione, potranno ritornare sul nostro territorio. Sono contatti ufficiosi e verbali ma c'è un grande lavoro dietro per riappropriarci dei nostri reperti".

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