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Servizi educativi, il sindacato attacca: "Comune nel caos, ritiri i nuovi bandi"

L'Usb contesta l'apertura di nuove selezioni, chiede di usufruire della graduatoria e stabilizzare il personale precario. Riapre il nido Cucciolo nella sua sede

E' di nuovo scontro sui Servizi educativi del Comune di Terni. Contro palazzo Spada si scaglia l'Usb che contesta la decisione di avviare nuovi bandi per il reclutamento del personale da adibire alle sostituzioni e sostegni e chiede invece di attingere alle graduatorie ancora attive e di procedere alla stabilizzazione del personale precario.

Una richiesta ribadita nell'incontro di ieri pomeriggio tra i sindacati, le rsu del Comune e l'assessore al Personale, Sonia Bertocco. "Abbiamo assistito - spiegano dall'Usb - a come si pratica la 'politica dello scarica barile' di fronte a scelte che rischiano di mortificare questi importanti servizi per i cittadini e far soffrire al personale ad essi dedicato, oltre al danno anche la beffa. Una situazione che vede da un lato gli organici giunti alla metà di novembre, senza la possibilità alcuna di avere le sostituzioni in caso di malattia, infortunio o altri motivi di possibile assenza dal servizio e che ha prodotto una pesante condizione di stress psico-fisico per tutte le strutture del territorio, dall’altro i cittadini bloccati in liste di attesa ed ai quali è negato l’accesso ai servizi. Mentre siamo tutti in attesa della famosa 'deroga' chiesta al Ministero per il reclutamento del personale dei Servizi educativi da destinare alle sostituzioni, nelle more della verifica di sostenibilità del bilancio comunale, l’amministrazione si è incredibilmente adoperata per adottare nuovi bandi di reclutamento per il personale, saltando a piedi pari ogni forma di confronto, informazione e partecipazione con le organizzazioni sindacali e le rsu generando in tal modo un grande pasticcio".

Per l'Usb, infatti, "niente imponeva una tale scelta, rispetto a graduatorie che contengono il requisito giuridico del rinnovo che, non a caso, ha garantito la rotazione di personale che per più di un decennio ha garantito professionalità e qualità nei servizi e per il quale l’amministrazione comunale ha investito negli anni denaro pubblico per la necessaria riqualificazione e aggiornamento. E nemmeno quanto previsto dalla nuova normativa imponeva un tale “salto in avanti”, anzi. Ma non basta. Paradossalmente tutto il personale precario dei Sec del Comune di Terni è stabilizzabile entro il 31/12/2018, perché i Comuni possono approvare piani assunzionali straordinari, al di fuori dei vincoli del pareggio di bilancio, per tutto il settore educativo e scolastico come indicato nei decreti legge 113/2016 e 75/2017". Il sindacato ha dunque chiesto all'assessore di ritirare i bandi e aprire un tavolo di confronto. 

Riapre il nido Cucciolo

Intanto, dopo le polemiche per la chiusura avvenuta nei mesi scorsi, riaprirà a partire dal 21 novembre il nido “Cucciolo” in via del Mandorlo. “Stamattina – annuncia l'assessore alla Scuola, Valeria Alessandrini – la Giunta ha approvato un atto proprio per consentire la riapertura immediata del Cucciolo, con gli tutti gli ovvi e importanti benefici che tale scelta porta per l’utenza e nel tessuto sociale del quartiere dove il nido opera. Siamo molto soddisfatti di aver anticipato questo risultato - prosegue - che ha comportato la revoca del trasferimento delle attività del nido Cucciolo e dell’utenza  adottate con la precedente delibera del 28 agosto scorso. Grazie anche alle attività laboratoriali sono infatti aumentate le iscrizioni, che sono giunte a un numero di undici, e inoltre ci sono stati dei risparmi a seguito della diminuzione delle assenze del personale comunale. E’ stato così possibile anticipare la normale ripresa delle attività didattiche nella sede naturale del nido. Si tratta – conclude la Alessandrini – di un altro segnale molto positivo che ci conforta sulla bontà della direzione che abbiamo intrapreso per il miglioramento dei servizi educativi comunali, obiettivo che stiamo perseguendo con tutte le nostre forze”.

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