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Palazzo Spada è la nuova casa del Thyrus, Giuli: ora si procede con i lavori di restauro

La statua trasferita dai giardini Lungonera al palazzo comunale, il vicesindaco: è la sede che abbiamo scelto e che ci sembra la più naturale, ma il lavoro non è ancora finito

Finalmente a casa. Il Thyrus è stato trasferito questa mattina dai giardini Lungonera di via Campofregoso al cortile di Palazzo Spada. “Un altro impegno mantenuto”, commenta il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Terni, Andrea Giuli, che parla di un percorso che “ha richiesto circa un anno e mezzo di lavoro, incontri, sopralluoghi, dispute tecniche, pratiche burocratiche, pareri. Finalmente, dopo il Telamone, un altro simbolo della storia e dell’identità interamnense è al suo posto. Grazie alla soprintendenza umbra, alla Fondazione Carit che ha finanziato l’operazione, alla ditta incaricata e agli uffici comunali che hanno seguito l’intera pratica. Ma il lavoro non è finito. Tra poche ore verrà montato il corten a rivestire il basamento e successivamente avverrà il restauro in loco”.

La statua che rappresenta il simbolo della città e che aveva dubito un atto vandalico nel 2019, dovrà ora essere infatti restaurata sulla base delle indicazioni della Sovrintendenza.

Francesco Angeloni nella sua Historia di Terni descrive la statua come una fera “simile al drago, con due piedi, senz’ale e con la lunga coda ritorta”. Secondo lo storico ternano Luigi Lanzi, la statua sarebbe medioevale o tardo medioevale. Secondo altre fonti il Thyrus in travertino sarebbe invece databile al XVI-XVII secolo. La statua è comunque legata alla leggenda del drago di Terni che è raffigurato nel suo gonfalone. Il Thyrus ha dato anche origine al motto inscritto nel basamento, sicuramente di età più tarda: “Thirus et amnis dederunt signa teramnis” (il Tiro e il fiume dettero le insegne a Terni).

“Da oggi, finalmente, la statua del Thyrus di Terni, si trova nella sede che abbiamo scelto e che ci sembra la più naturale, sia per la sua conservazione che per il suo valore simbolico”, aggiunge Giuli. “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, frutto di un lungo lavoro. Sono certo che ora i lavori di restauro potranno procedere velocemente così da rendere la scultura un elemento di richiamo anche per i visitatori della città e per i ternani stessi. Anche questo intervento rientra nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale e dell’identità cittadina”.

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