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Città "ferita" da lavori fatti male, il Comune: "Chi rompe paga"

L'assessore Melasecche promette la linea dura: "Entro agosto le strade vanno ripristinate a regola d'arte o partiranno le sanzioni, troppi pericoli per i cittadini"

Strade deturpate dagli scavi, una città "ferita" da troppi lavori fatti male, un pericolo soprattutto per automobilisti e cittadini. E una spesa che le disastrate casse del Comune non possono assolutamente permettersi. Così l'assessore ai Lavori pubblici, Enrico Melasecche, ha preso carta e penna e scritto a 14 aziende, pubbliche e private - da Asm, alla Sii, a Terni Reti fino ad arrivare a chi si occupa della fibra ottica e della telefonia - per far presente una situazione ormai divenuta intollerabile. 

L'ultimatum

"Chi effettua lavori di scavo che vanno ad interessare il manto delle strade cittadine lo deve ripristinare a regola d’arte. Entro agosto gli interventi già conclusi in maniera insoddisfacente devono essere sanati, altrimenti il Comune farà valere regolamenti e sanzioni. E’ una questione di sicurezza per i pedoni, le due ruote, gli automobilisti, è una questione di decoro e rispetto della città”, dice Melasecche. 

Nella lettera si “constata che le ripetute sollecitazioni verbali e scritte non hanno sortito l’esito sperato”. Pertanto “si richiama le aziende a monitorare le condizioni delle superfici stradali manomesse dai lavori di competenza per scongiurare pericoli. Risultano non ancora eseguiti numerosi ripristini definitivi su strade e marciapiedi del territorio comunale così come previsto nell’atto autorizzativo emesso dall’Ente, con le prescrizioni contenute, che prevedono per l’espletamento dei relativi collaudi e successivo svincolo parziale della polizza fidejussoria presentata, che sarà oggetto di attente valutazioni per definire la reale capienza in considerazione dell’entità degli interventi, dei tempi di esecuzione, dei ripristini definitivi e del mantenimento dei cantieri stradali”.

A settembre controlli a tappeto

Il Comune ricorda che “qualsiasi responsabilità civile e penale per gli eventuali sinistri e danni, attribuibili ad anomalie, carenza nella gestione del cantiere stradale,  nonché ad insidie generate dai lavori sia su suolo pubblico, che su suolo privato ad uso pubblico. La responsabilità riguarda anche interventi già collaudati ma che a causa di vizi occulti mostrano cedimenti dei relativi ripristini superficiali”. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra Comune e aziende “per definire le procedure pregresse e programmare gli interventi”. A settembre il Comune provvederà a un controllo a tappeto, facendo scattare le sanzioni.

"Le condizioni di degrado dei manti stradali - conclude l'assessore - sono in parte dovute a non corretti ripristini. Il danno che ne deriva è rilevante sia per i cittadini che per il Comune che oltretutto, a causa della situazione finanziaria disastrosa, è impossibilitato a intervenire. Ora cambiamo l’approccio,  responsabilizziamo le aziende,  chiediamo il rispetto della normativa e si dà mandato alle strutture comunali di vigilare con grande attenzione sulla attuazione delle prescrizioni relative alla concessioni di scavo”.

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