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Telfer, ora spunta un esposto per procurato allarme

Alla procura si chiede di indagare sulla segnalazione del pezzo di metallo caduto nel Nera da cui è scaturita la decisione del Comune di smontare la passerella

La Telfer è smontata, la Valnerina riaperta al traffico dopo (pochi) giorni di disagi ma l'attenzione sulla vicenda della passerella di Papigno non può dirsi ancora archiviata. Spunta infatti un nuovo esposto - che sarebbe stato presentato ai carabinieri un paio di settimane fa e poi recapitato in procura  - con cui si ipotizza il procurato allarme in riferimento alla segnalazione fatta ai vigili del fuoco nella serata dell'11 settembre scorso quando qualcuno vide un pezzo di ferro staccarsi dalla Telfer e cadere nel fiume Nera

E' l'episodio che ha di fatto innescato prima la chiusura della Valnerina ma soprattutto la successiva decisione dell'amministrazione comunale di procedere allo smontaggio della passerella in tempi record e dopo l'immobilismo degli anni precedenti. Alla magistratura si chiede dunque di fare accertamenti su quella segnalazione e sul pezzo di ferro, qualora fosse stato rinvenuto, per capire se realmente appartenga alla passerella. A cascata, l'esposto sposterebbe l'attenzione sull'eventuale omissione di atti di ufficio da parte della passata amministrazione comunale, che dal 2009 aveva in mano le perizie che certificano la pericolosità dell'opera ma non era intervenuta per mettere in sicurezza l'area, o di contro l'eventuale abuso di ufficio della Giunta attuale in riferimento alla perizia fatta fare in questi giorni e in base alla quale è stato deciso l'immediato smontaggio della passerella.

Sarebbe il secondo esposto presentato sulla Telfer nelle ultime settimane dopo quello presentato da Roberto Carelli, presidente dei comitati civici Pro Verdi e Fare per Terni, mentre giace in procura dal 2016 quello presentato dal Centro studi Malfatti sulla mancata messa in sicurezza della passerella e dell'area circostante. Da parte dell'amministrazione comunale, anche nell'ultimo consiglio comunale, si è sempre ribadita la correttezza delle procedure utilizzate sia nell'individuazione del consulente esterno che della ditta che si è occupata dei lavori. E va comunque dato atto, a prescindere dal confronto sull'importanza o meno del manufatto, che la Giunta Latini abbia preso in tempi rapidi una decisione "coraggiosa" e in tempi altrettanto rapidi abbia portato a compimento un intervento annunciato da anni concentrando in tre settimane i disagi per la chiusura della strada Valnerina. 

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