Terni sicura, il piano di Palazzo Spada: vigilanza privata e più agenti di polizia locale
Dieci pattuglie di vigilantes a tutela dei beni comunali, 60 assunzioni di vigili urbani nel 2024 e subito 9 agenti in più con i soldi delle multe. Il sindaco Stefano Bandecchi: così miglioriamo la qualità della vita dei cittadini
Terni città (più) sicura. “Nonostante i dati sulla criminalità non siano allarmanti, gli episodi recenti provocano comunque una percezione di insicurezza che incide negativamente sulla serenità della comunità e sul vivere quotidiano”, ha detto il sindaco, Stefano Bandecchi, a margine di un incontro tra l’amministrazione comunale, il prefetto, il questore e i comandanti provinciali di carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco. Sul tavolo, il tema della sicurezza e il piano che Palazzo Spada intende sviluppare per contrastare i fenomeni di criminalità a Terni.
“Grazie ad una collaborazione con soggetti esterni – fa sapere Bandecchi - ho manifestato la volontà di attivare quanto prima possibile un servizio di controllo a tutela dei beni comunali tramite la presenza di 10 pattuglie di operatori di società di vigilanza privata che potranno, laddove necessario, anche agire da segnalatori per le forze di polizia di eventuali situazioni da monitorare”.
Ai “vigilantes” si affiancheranno subito nove agenti di polizia locale in più che entreranno in servizio – a tempo determinato – grazie ai soldi delle multe, in base a quanto disposto dall’articolo 208 del codice della strada, in base al quale una parte dei proventi delle sanzioni può essere utilizzata per attività di controllo del territorio. “Inoltre – spiega ancora il sindaco - ho comunicato l’impegno a procedere all’assunzione di almeno 60 unità di polizia locale nel 2024”.
In particolare, le nove assunzioni vedranno sviluppare un progetto predisposto dal comando della polizia locale di Terni e incentrato sulla figura del vigile di quartiere.
“Il territorio - si legge nel documento elaborato dalla polizia locale di Terni - sarà predeterminato attraverso criteri di omogeneità (centro storico, quartieri cittadini, centri minori) e il servizio verterà oltre che su controlli di polizia stradale soprattutto su azioni mirate ai fenomeni legati alla turbativa della civile convivenza, del bivacco, dell’accattonaggio molesto, dell’insudiciamento e dell’uso sconveniente di aree e spazi pubblici, dell’imbrattamento e del vandalismo grafico, oltre alla rilevazione di eventuali situazioni di disagio o di pericolosità legate al traffico e alla viabilità, allo stato di manutenzione di strade, marciapiedi, giardini pubblici o edifici”.
“Un servizio di prossimità al cittadino fornito dalla polizia locale che, con pattuglie formate da personale appositamente assunto, unitamente a personale esperto, potrà svolgere, oltre alle attività sopraindicate, un servizio improntato all’ascolto nonché a fornire ai cittadini tutte le informazioni inerenti i servizi di tutela sociale o di modalità di attivazione di interventi contro fenomeni di degrado. La figura dell’operatore di polizia locale di prossimità avrà il compito di intervenire a risolvere problematiche di natura viabilistica o relative a fenomeni di illegalità o inciviltà; segnalare le criticità rilevate ad altre pubbliche amministrazioni o agli eventuali uffici del Comune, richiedere l’intervento di altre forze dell’ordine ove ritenuto necessario. Un apposito ufficio avrà il compito di coordinare tutte le attività”.