Terni, Confcommercio sulla Ztl: “Disciplinare soste nelle aree pedonali, concessioni delle autorizzazioni e tariffe parcheggi”
Nota inviata al Comune con diverse valutazioni in merito: “Sull’ipotesi nuovi orari, difficile arrivare a una conclusione univoca”
Nota inviata all’amministrazione comunale da parte di Confcommercio Terni su diverse valutazioni compiute per quanto riguarda il problema relativo alla Ztl in città. Primo punto toccato quello riguardo all’ipotesi dell’apertura in diverse fasce orarie, su cui Confcommercio sottolinea: “L’apertura della Ztl in fasce orarie da individuare, è un argomento delicato e molto divisivo nella comunità cittadina, anche tra gli stessi operatori commerciali. Risulta pertanto difficile rappresentare una posizione univoca e condivisa riguardo il funzionamento della Ztl, registrando tra i commercianti opinioni differenti”.
Poi, Confcommercio articola diversi interventi da compiere sul piano della mobilità, della rigenerazioni urbana e dell’aggregazione sociale. “Fondamentale disciplinare con regole più stringenti l’accesso e la sosta nelle aree pedonali in cui è vietato il transito veicolare, servono controlli continuativi e l’applicazione di adeguate sanzioni in caso di trasgressione per evitare l’indecorosa sosta selvaggia. Necessario rivisitare le norme e le modalità relative alla concessione delle autorizzazioni permanenti e temporanee per l’accesso nel centro cittadino. Utilizzando le tecnologie digitali, molti dei permessi permanenti, potrebbero trasformarsi in temporanei, ovvero attivati solo in caso di documentate e specifiche esigenze. Ragionare contestualmente sulle politiche della sosta e proporre una diversa articolazione delle tariffe applicate al parcheggio di San Francesco, il più centrale e quello a gestione pubblica”.
Infine, Confcommercio specifica che “per il rilancio del piccolo commercio, occorrono politiche integrate che rendano lo spazio pubblico urbano vivo ed attrattivo in termini di aggregazione sociale e scambi commerciali. Le sfide per il futuro del piccolo commercio - conclude la nota - si giocano da un lato sulla capacità delle attività economiche di rigenerarsi in chiave di una maggiore integrazione di funzioni e servizi, e dall’altro su politiche pubbliche volte a ridefinire il ruolo urbano dello spazio pubblico”.