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Test rapidi e tamponi in privato, Coletto chiarisce: "I cittadini potranno scegliere se usufruire delle strutture pubbliche"

Dopo il polverone alzato dalla delibera di giunta n. 1139 che obbliga a sottoporsi a tampone molecolare in regime privato i cittadini positivi al test rapido, Coletto chiarisce: "Libertà di scelta. Presto delle linee guida per lo screeing covid".

Dopo la delibera di giunta regionale n. 1139 che, nella sostanza, obbliga i cittadini che hanno effettuato un test rapido (sierologico o antigenico) in strutture private, risultato poi positivo, a effettuare contestualmente il tampone molecolare (a pagamento), l'assessore alla sanità, Luca Coletto, precisa che, in realtà, ci sarà ampia libertà di poter scegliere strutture pubbliche o private per ka somministrazione del test.

"Qualora un cittadino decida di effettuare un test antigenico o sierologico rapido presso un laboratorio privato, in caso di positività il laboratorio ha l’obbligo di informare il cittadino della possibilità di effettuare contestualmente presso il laboratorio il test molecolare, assumendosi l’onere dei costi - afferma l'assessore Coletto - Diversamente, i cittadini potranno valutare se effettuare il tampone nelle strutture pubbliche e, così come avviene già nelle farmacie, di far trasmettere l’esito della positività dell’esame al medico di medicina generale e al dipartimento di prevenzione per la presa in carico del paziente e, quindi a spese del sistema sanitario regionale. Nel frattempo sarà obbligatorio l’isolamento fiduciario".

I criteri per effettuare i tamponi – annuncia poi Coletto – saranno oggetto di una delibera che recepirà le linee di indirizzo per la sorveglianza e la strategia diagnostica nell’uso dei test per SARS-CoV-2 recentemente approvate dal comitato tecnico scientifico"

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